Mena Lamb – Felicità
Quando riesco ad intrappolare in un fotogramma un momento splendido, unico, autentico, il mio cuore si è arricchito di un inestimabile tesoro.
Quando riesco ad intrappolare in un fotogramma un momento splendido, unico, autentico, il mio cuore si è arricchito di un inestimabile tesoro.
Passeggiare senza meta annullando ogni pensiero, musica in sottofondo, gruppi di persone piene di vita, arrivare a sentirsi parte di tutto e immaginare che quella felicità, quell’atmosfera non potesse mai avere fine, niente può avere più senso solo quell’attimo, da vivere intensamente con gli occhi rivolti al cielo e in quell’istante sentirsi finalmente libero.
Il giorno più bello è quando un raggio di sole ti viene a svegliare penetrando dalle piccole fessure di una finestra socchiusa.
Ieri pensavi che una cosa brutta sarebbe stato un dramma, poi scopri che era nient’altro che una deviazione per la felicità.
Ogni tanto bisogna anche saper sorridere. La vita e’anche questa.
Un cuore sazio è un cuore felice!
Bisogna raggiungere la felicità a turno, sennò ognuno sarà impegnato nella propria festa per poter anche partecipare a quella dell’altro.
Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi “felice”. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.
La Felicità è un lungo cammino da intraprendere con il cuore sgombro e l’anima aperta alla comprensione e all’amore!
Giorni accompagnano mesi, anni, il tempo che scorre, tutto muta, anche gli occhi tristi di colpo si ricoprono di luce, nuovi colori li rendono felici.
La libertà uno se la deve guadagnare e difendere. La felicità no, quella è un regalo, non dipende se uno fa bene il portiere e para i rigori.La felicità: come mi permettevo di nominarla senza conoscerla? Suonava svergognata in bocca a me, come quando uno si vanta di conoscere una celebrità e la chiama col solo nome, dice Marcello, per indicare Mastroianni.
I soldi comprano tante cose, ma nulla che meriti di essere ricordato nel tempo. Quando saremo vecchi, non ci ricorderemo dei capi firmati, le macchine sportive, il taglio di capelli alla moda. Ma ricorderemo le serate passate a ridere con gli amici, i pianti fatti per quel ragazzo che ci piaceva, nostra madre che ci teneva il ghiaccio sulla testa con il febbrone, l’abbraccio di nostro padre orgoglioso di noi.Non è necessario avere le tasche gonfie per essere felici, basta guardare la vita dalla giusta prospettiva.
La felicità è un’idea semplice, come vedere all’improvviso il passaggio di una stella cadente nel Cielo; lasciarsi attraversare dallo stupore, provando una gioia infinita dentro al cuore, nella certezza di non essere mai soli.
Che cosa è la felicità? Il coraggio che vive in noi di vivere, sorridere, ed essere!
Ti accorgi poi che la felicità è nascosta negli angoli dove magari il sole non batte, ma lei è lì e siamo noi a dover trovare la luce giusta per cercare almeno di toccarla.
La scena era troppo bella: la notte d’estate, i sandali, i visi rapiti da quella gioia repressa. Mi pareva di essere stato testimone del loro momento più felice, del culmine che senza saperlo si stavano già lasciando alle spalle.
Incontrai un giorno un giovane molto povero. Aveva la giacca e le scarpe logore, i pantaloni strappati. Quando lo guardai vidi che era un ragazzo felice, un ragazzo più felice di me.