Susan Randall – Felicità
Non posso inventare la felicità, ma posso sognare che esista!
Non posso inventare la felicità, ma posso sognare che esista!
Molto spesso ci sfugge quanto la felicita sia fugace.
La vita è un minuto, la felicità un secondo.
Per raggiungere la felicità bisogna progettare la propria vita.
Mi hanno detto che la felicità si accarezza. Io l’ho graffiata e me ne è rimasto un brandello sotto le unghie.
Una nuova alba nel cuore è la prima luce della felicità.
Il segno della giovinezza è forse una magnifica vocazione per le facili felicità.
Il problema è che non siamo mai soddisfatti; infatti quando un certo livello di soddisfazione non ci basta più, siamo sempre tentati a cercarne un altro maggiore, un’ossessione che può portare l’infelicità e la frustrazione.
Inutilmente cercheremo la felicità lontano e vicino, se non la coltiviamo dentro di noi stessi.
La felicità non è altro che conoscere e meravigliarsi.
La felicità la ricordi, non la vivi.
La felicità sono i frammenti d’un sogno, che noi rendiamo immenso.
Per aprire la porta della felicità è essenziale lasciarsi guidare dalle emozioni, dal cuore e poi dal cervello. È questa la chiave!
La felicità è poter essere utili agli altri, magari risolvendo piccoli problemi quotidiani, la tristezza è che non lo capiscono.
Dedicato a chi cerca la felicità e non la trova. È dentro ai bambini, che ancora non danno valore alle cose materiali, negli innamorati, che vivono di sentimenti e per i sentimenti, e in chi vive in povertà, che le cose materiali non può permettersele. Tutti loro, possessori e uniti da un fattore comune, i sogni. Ecco chi riesce veramente a vivere veri attimi di felicità.
Una goccia di gioia può guarire un mare di tristezza.
Quando questo libro sarà un libro usato, io sarò il morto più felice del mondo.