Micaela Fantauzzi – Figli e bambini
La propria madre non si sceglie, ma si accetta sempre!
La propria madre non si sceglie, ma si accetta sempre!
Stanchezza… stanchezza ti fai sentire…alla fine di una bella giornata,ma occhi sorridono soddisfatti…e pensieri dolci e sereni cullano la mente…è la vita… è la vita la più forte.
La stessa mano che accarezza un figlio è in grado di piantare un seme nella terra e con meno cura con cui far crescere il figlio, fa crescere i fiori e il verde che li fa vivere.
I figli: Un’attimo prima del parto il respiro te lo tolgono, ma poi quel respiro che un’istante prima ti mancava diventa ossigeno…
Sono tantissime le volte in cui le mamme soffrono e piangono, nel silenzio delle loro anime, per quello che i figli fanno e spesso non fanno e le dimenticano nell’omertà dell’indifferenza o della svogliatezza.
Non è grave se i bambini non ti conoscono: lo è se tu non li conosci.
La canzone e la poesia d’amore più belle che siano mai state scritte portano il vostro nome: Mamma e Papà e gli accordi musicali e i versi scritti col cuore si intitolano: Angelo e Maria. Vi amo.
Se i genitori sono coloro che fanno crescere i figli, io che sto crescendo insieme ai miei figli cosa sono?
Ci sono prove della vita che solo guardando negli occhi i tuoi figli puoi superare, col sorriso sulle labbra.
Era un mio dovere crescere i miei figli al meglio delle mie possibilità. Loro non hanno obblighi nei miei confronti.
Quando ha un figlio, una donna soffre per lui più che per qualunque altro bambino del mondo, anche se li ama tutti, anche se è disposta a sacrificarsi per gli altri.
Per conoscere la vera opinione altrui basta andare dai loro figli più piccoli, i bambini ripetono sempre ciò che dicono i genitori!
Le uniche persone capaci di riempire con amore i nostri giorni, sono i figli.
Ti aspetterò…ti aspetterò con le mani rivolte al cielo, gli occhi pieni di lacrime… sappi che quando arriverai, mi farai vivere un’emozione nuova, ma provata prima, sarai tu a donarmi quella felicità che sto cercando.
Bambino mio…più passa il tempo e più ti desidero, sto male se penso che forse dovrò aspettare ancora tanto per far si che il mio sogno si realizzi.
Un bimbo che non c’è che vive dentro me… in questo mio grembo desiderato, disabitato.
E cammino sola; i miei passi risuonano nella via buia e solitaria.Ho freddo, ho paura; davanti a me la nebbia.Ti cerco, ti chiamo ma non rispondi e la nebbia mi avvolge; mi volto e ti cerco ma il vuoto mi inghiotte. Dov’è quella luce che rischiarava la mia via, dov’è quel calore che mi teneva al caldo e quella calda voce che mi rincuorava? Esco dalla nebbia Tu non ci sei più! Continuo a camminare nella via solitaria, mentre due lacrime scendono giù il mio cuore grida ancora più forte il tuo nome mamma.