Silvia Nelli – Figli e bambini
Restare bambini nell’anima con la maturità e l’esperienza di un adulto è la fortuna più grande che c’è.
Restare bambini nell’anima con la maturità e l’esperienza di un adulto è la fortuna più grande che c’è.
I figli credono che noi mamme siamo stupide, e noi facciamo credere loro che lo siamo.
I figli sono quello che gli fai respirare.
Non sottovalutare mai di cosa può essere capace una madre, quando viene ferito l’orgoglio dei propri figli.
Figlli miei, siete fratelli, non permettete mai e nessuno di trasformare il vostro amore in odio.
Una mamma è una semplice donna pronta a mettere da parte se stessa. È una persona che raccoglie ogni giorno granelli di forza per metterli in un angolo di se perché non possa trovarsi mai sprovvista di essa nei momenti peggiori. È una donna che lotta e dona il suo tempo senza chiederlo indietro mai. È una donna che non conosce altra voce che quella dell’amore. Una mamma ha la pace nel cuore quando vede la felicità e la tranquillità negli occhi di suo figlio.
Crescere, il dilemma di vedere la propria età come i propri genitori, quando eravamo piccoli, comprendere in ritardo che loro non erano grandi per scelta, lo sono diventati, ora lo sono anche io.
Troppi genitori, quando scoprono che i figli si stanno perdendo su strade sbagliate, si chiedono sgomenti: “Come è possibile? Eppure io gli ho dato tutto”. Ecco, il problema forse è proprio quello.
Dovremmo far sì che i nostri figli abbiano bisogno di darci la mano per seguirci. Ma anche noi, dovremmo cercare di capire, dove loro vorrebbero che noi li conducessimo.
Mamma è cristiana, papà è ateo ed io sono me stesso.
La fantasia è la porta d’accesso alla serenità. Al di là c’è il silenzio, c’è la pace, e i bambini questo lo sanno bene.
Nostra figlia un giorno. “Papà, esiste il principe azzurro? Ed io, abbracciandola, vedi quella donna lì in cucina che sta preparando la cena? È tua madre. Io come te, da sognatore, mi chiedevo: Esiste la mia perfetta metà mancante? Come ben vedi, non ho mai smesso di crederci e in fondo esisteva davvero. Bisogna solo perseverare e alla fine l’ho trovata. Tua madre è l’esempio vivente delle mie parole e tu, figlia mia, non devi mai smettere di crederci nonostante la vita vuole farti credere il contrario”.
I migliori passi della nostra vita li abbiamo fatti sui piedi dei nostri genitori.
Padri che rinneghiamo, che arriviamo a odiare. Tra tutti i difetti che riconosciamo nei nostri padri e contro i quali combattiamo strenuamente, il peggiore si insinua viscidamente nella nostra gestualità, sconvolgendo le nostre serene logiche inscatolate. Come se qualcuno potesse imporre al proprio sangue, di scorrere più lentamente.
Se mai un domani doveste lamentarvi delle scelte che fanno i ragazzi ricordatevi che voi non siete stati in grado di guidarli ieri.
Un’adolescenza mancata, e da un giorno all’altro si ritrovò nel mondo degli adulti senza esserlo e senza gli strumenti per poterlo essere.
Un vecchio detto diceva: “i figli si accarezzano quando dormono”. La mia esperienza di vita e di padre mi hanno invece insegnato che in qualsiasi momento bisogna far sentire loro il proprio amore. Sono i figli a dover scindere, all’occorrenza, la figura buona che, a volte, è costretta a diventare severa, o addirittura cattiva.