Filippo Oddo – Stati d’Animo
Le lacrime degli uomini finisco su mari spumeggianti, dove chi ha sete di libertà continua a morirci dentro.
Le lacrime degli uomini finisco su mari spumeggianti, dove chi ha sete di libertà continua a morirci dentro.
Se quello che mi porta a disegnare è una sottile malattia morbosa, una piccola lesione, una devianza, uno strappo, desidero che ciò non trovi mai guarigione, anzi desidero considerare il disegnare come un lavoro, anche faticoso, di scavo, di confessione a volte anche dolorosa. È allo stesso tempo una fortuna umana, grandissima.
Luna, musa della notte, seduci le mie ombre e portale con te.Liberale nel freddo mentre sfilo tra le ore in attesa dell’alba.
Lasciamo liberi i nostri pensieri, non teniamoli in gabbia: hanno bisogno di volare.
Non perdono i tradimenti. Non accetto i periodi di pausa. Non voglio avere a che fare con uomini confusi. Non parlo con chi dice di essere amico e dopo ti tradisce alle spalle perché io credo ai sentimenti sia di amicizia che d’amore e non gioco per mettermi in mostra. Anche perché è sugli zerbini che ci sta scritto “Welcome” e non di certo il mio nome.
La storia umana avanza lentamente. Per me, m’accontento di stare alla finestra.
A volte non troverei il bandolo della matassa nemmeno se avessi il libretto di istruzioni.
Se quello che mi porta a disegnare è una sottile malattia morbosa, una piccola lesione, una devianza, uno strappo, desidero che ciò non trovi mai guarigione, anzi desidero considerare il disegnare come un lavoro, anche faticoso, di scavo, di confessione a volte anche dolorosa. È allo stesso tempo una fortuna umana, grandissima.
Luna, musa della notte, seduci le mie ombre e portale con te.Liberale nel freddo mentre sfilo tra le ore in attesa dell’alba.
Lasciamo liberi i nostri pensieri, non teniamoli in gabbia: hanno bisogno di volare.
Non perdono i tradimenti. Non accetto i periodi di pausa. Non voglio avere a che fare con uomini confusi. Non parlo con chi dice di essere amico e dopo ti tradisce alle spalle perché io credo ai sentimenti sia di amicizia che d’amore e non gioco per mettermi in mostra. Anche perché è sugli zerbini che ci sta scritto “Welcome” e non di certo il mio nome.
La storia umana avanza lentamente. Per me, m’accontento di stare alla finestra.
A volte non troverei il bandolo della matassa nemmeno se avessi il libretto di istruzioni.
Se quello che mi porta a disegnare è una sottile malattia morbosa, una piccola lesione, una devianza, uno strappo, desidero che ciò non trovi mai guarigione, anzi desidero considerare il disegnare come un lavoro, anche faticoso, di scavo, di confessione a volte anche dolorosa. È allo stesso tempo una fortuna umana, grandissima.
Luna, musa della notte, seduci le mie ombre e portale con te.Liberale nel freddo mentre sfilo tra le ore in attesa dell’alba.
Lasciamo liberi i nostri pensieri, non teniamoli in gabbia: hanno bisogno di volare.
Non perdono i tradimenti. Non accetto i periodi di pausa. Non voglio avere a che fare con uomini confusi. Non parlo con chi dice di essere amico e dopo ti tradisce alle spalle perché io credo ai sentimenti sia di amicizia che d’amore e non gioco per mettermi in mostra. Anche perché è sugli zerbini che ci sta scritto “Welcome” e non di certo il mio nome.
La storia umana avanza lentamente. Per me, m’accontento di stare alla finestra.
A volte non troverei il bandolo della matassa nemmeno se avessi il libretto di istruzioni.