Filomena Di Paola – Arte
Le diverse espressioni artistiche, ditemi cosa sono se non stanze comunicanti di uno stesso appartamento che chiamiamo “Arte”. Esse convivono e sconfinano l’una nell’altra, perché basate sulle stesse fondamenta.
Le diverse espressioni artistiche, ditemi cosa sono se non stanze comunicanti di uno stesso appartamento che chiamiamo “Arte”. Esse convivono e sconfinano l’una nell’altra, perché basate sulle stesse fondamenta.
L’arte dei tatuaggi è un significato molto importante. Rimane per sempre nella tua pelle e…
La Bellezza è un attimo di eterno che l’occhio del pittore cattura in un’immagine.
L’architettura si abita mentre l’arte si guarda; questa è una differenza fondamentale. L’architettura è un’esperienza fisica e sensoriale perché ci si va dentro.
La pittura è un “jeu d’esprit”.
Di Cézanne c’è n’è uno ogni due secoli!
Se si parla di pittura sono d’obbligo Magritte, Permeke e, subordinatamente, Topor. Da evitare Picasso, e persino Pollok, forse anche Rauschenberg e Wahrol. Ammessi invece Kandinsky e Klee; semmai un patetico ricordo di Cy Twombly del periodo romano. Ottimo è, per l’Ottocento, confessare un debole per De Nittis e Boldini, persino per Michetti, e ovviamente per Fattori. Si va sempre bene ora con Boccioni, Balla, il primo Carrà. Fra gli scultori, con Moore non si sbaglia mai; glissare su Manzù e semmai ostentare una qualche nostalgia per Medardo Rosso. Se si parla di musica, evitare gli ovvi entusiasmi per Bach, Beethoven, Mozart; Debussy è sempre ottimamente quotato. Con Mahler si va sul sicuro. Ma Schonberg, la dodecafonia, e persino Nono sono argomenti rischiosi, meglio evitare. Ora si è invece tranquilli con Respighi. All’ovvio Verdi è sempre preferibile Donizetti, se non addirittura Puccini. Con Rossini non si sbaglia mai.