Stefano Gentilini – Filosofia
Il domani è solo una bugia se oggi “vivi” negando un sorriso a chi solo quello basterebbe per sentirsi ancora vivo.
Il domani è solo una bugia se oggi “vivi” negando un sorriso a chi solo quello basterebbe per sentirsi ancora vivo.
L’orbita esistenziale d’una persona filosoficamente “cinica” s’inscrive tra il “vivere” (Jim Morrison) e il “morire” (Franz Kafka) “come un cane”.
Le parole dei profeti sono scritte sui muri della metropolitana e nei corridoi delle case popolari e sussurrate nel suono del silenzio.
Se per te la vita è breve, bisogna viverla a pieno, vale la pena di essere vissuta e godersela fin che si può, allora falla vivere questa vita.
I colori della morale… il bianco candore (coscienza) al fuoco dell’amore (rossore) dà giallo splendore (pensiero illuminato)
Non puoi ricominciare dall’inizio ne da una fine. Dall’inizio si comincia dalla fine si continua.
Se nel mondo ci fossero più artisti e meno matematici, potremmo contare sui colori anziché i soldi, per essere felici.
Il vero scopo della vita lo si capisce al momento della morte.
Uno degli scopi del presente è essere ricordati nel futuro.
Lo scopo principale della vita è combattere per vincere la morte.
Io credo che tutto esista, è tutto dentro di noi. Basta guardarsi dentro per vedere cose che non credevamo esistessero.
La superficialità è superflua. Quel che conta veramente lo ottieni solo scavando, tuffando, buttandoti senza badare la paura di sprofondare. Quello che vale davvero la pena ha un prezzo, specie alto, ma se lo vuoi col cuore e con l’anima, lo paghi senza barattare.
Mettetevi in gioco, mai in vendita.
Le cose stanno così, leggere nel cuore si può, ma chi vuol essere capito non può pretendere che gli altri leggono il pensiero.
Uno stato solido e forte ha bisogno di famiglie unite e di giovani educati all’unione, al rispetto, alla solidarietà e alla tolleranza.
Cercare la libertà al di là del muro, senza averla prima trovata dentro di noi, potrebbe farci trovare, una nuova prigione.
Breve sintesi dell’uomo occidentale: l’uomo occidentale è colui che è tormentato dal molto “avere” e dal poco “essere”.