Stefano Gentilini – Filosofia
Per volare non sempre servono ali, puoi scegliere di farlo attraverso gli occhi di chi ti sta guardando.
Per volare non sempre servono ali, puoi scegliere di farlo attraverso gli occhi di chi ti sta guardando.
Mentre il passato e il futuro esisteranno per sempre, il presente è il solo ad esserci veramente.
L’infinito lo osservi ogni giorno attraverso i tuoi occhi, eppure cerchi sempre nuovi occhi per vedere oltre il visibile.
Prima del mutabile futuro v’è l’importante nascere del presente dall’irreversibile passato.
La scienza nasce là dove si infrangono le vie della ragione.
Se tutto ciò che l’uomo ha creato nel mondo deriva dalle sue idee. Chi ha ideato l’universo?
Che cosa significa essere liberi, se siamo chiusi in noi stessi negando libertà altrui!?
Meglio la scala per salire e la luce per capire che la trivella per perforare e il petrolio per sprofondare.
È il buio che evidenzia la luce ed è la luce che evidenzia il buio.
L’attesa è la luce che si cela nel buio.
L’eterno è morte, perché non diviene ma resta statico, l’istante è vita e segue il divenire per trasformarsi e stupire. L’infinito è, il finito sarà.
Ciò che per la mente è improbabile, per il cuore è possibile.
La vitalità dell’esistenza è nell’incoerenza.
Alla lunga vincerà l’intelletto per amare (Maiello, amo e sempre sarò) sulla ragione per valutare (Cartesio, cogito ergo sum)
La noia è l’assenza di vita nella vita.
Anche se mettiamo insieme tutto l’oro del mondo alla fine il suo peso avrà un valore mentre i figli no. Il loro valore è “inestimabile”.
Il guaio di questa epoca è che si giudica con la ragione ciò che attiene al sentimento e con il sentimento ciò che attiene alla ragione.