Elia Trabalza – Filosofia
Siamo talmente egocentrici che crediamo di essere al centro del mondo.
Siamo talmente egocentrici che crediamo di essere al centro del mondo.
Uomo, tu hai una Proairesi per natura delle cose non soggetta ad impedimenti e non soggetta a costrizioni. Qui, nelle viscere, questo sta scritto.
Le grandi orme non avran bisogno d’eco per restar impresse, a loro basterà esser se stesse.
Tu soltanto ricordati di quella Diairesi grazie alla quale si definisce quanto è in tuo esclusivo potere e quanto non lo è.
Ci sono due modi di diffondere luce: essere la candela oppure essere lo specchio che la riflette.
Nella notte del mondo chi ha acceso cerino vuol far ombra al faro.
Noi nasciamo con le potenzialità di diventare Dei, il vero potere è la conoscenza e più grande è la nostra conoscenza più siamo vicini al divino.
La mia più cara cattiveria e arte è che il mio silenzio abbia imparato a non tradirsi nel tacere.
La felicità mi insegue. Ciò avviene perché io non corro dietro alle donne. Ma la felicità è donna.
Le miserie altruisono il trono degli uomini piccoli,che dal nulla raccolgono frutto,per continuare ad affamarela loro già misera esistenza.
Penso a me stesso come a un essere umano intelligente e sensibile, ma con l’anima di un pagliaccio, che mi costringe a distruggere tutto nel momento più importante.
A volte è più facile conoscere gli altri che conoscere se stessi, illusi di essere diversi.
Non sono ciò che sarei potuto essere, ma sarei potuto essere ciò che non sono.
Avrai cavalli da cavalcare,carri da trainare,senza saper dove andare,ma solo se avrai cavalcatoe carri avrai trainato,il percorso ti verrà svelato.
Non è più la morbidezza del fiore, ma vi è del grano disseccato, pieno, fecondo, che rende sicura la stagione invernale.
Un aforisma non deve necessariamente essere vero, ma deve superare la verità.
Le parole sono semi che non fecondano la terra sterile.