Alessandro Ammendola – Filosofia
Alcune persone hanno valore, altri il prezzo.
Alcune persone hanno valore, altri il prezzo.
Nella vita ci sono due tipi di giornate: quelle tristi e quelle in cui vorresti morire. Tu sorridi a tutte e due e continua a vivere.
Siamo pianeti, soli, polvere di stelle. L’universo è la nostra casa e i confini esistono solo sulla carta. La vita umana è una scoperta, la scoperta dell’origine, la scoperta del Tutto, del piccolo come del grande, del sopra come del sotto, la scoperta di chi sei, come in un quadro dipingi le luci e le ombre. Dopo, alla fine di tante vite, dai origine a te stesso, ti partorisci e hai un posto eterno nel grande puzzle del Cosmo.
Nessuna conchiglia può darti il suono del mare se prima non è stata immersa in esso.
La civiltà giuridica vorrebbe tendere alla giustizia perfetta, ma in questa ricerca dell’eterea perfezione molte ingiustizie restano impunite.
Il corpo è il confine del dentro, che ha fine nel fuori.
La filosofia della storia novecentesca ha finalmente messo in discussione il rapporto fra noi e il passato. Vero che, per la dirla con Bernardo di Chartres, “Siamo come nani sulle spalle di giganti”, ma vero pure ch’altrettanto spesso i giganti stanno sulle nostre (s)palle e ci zavorrano impedendoci di crescere col retaggio d’ideologie culturali a dir poco sbagliate, superate, depistanti.
Sai cos’è Il silenzio? È quella parola che spesso non si ascolta…
Molte volte nel perseguire la felicità, bisogna attraversare le più grandi delusioni.
Non scrivo perché ho tanto tempo libero, ma perché mi sento libero tutto il tempo che scrivo.
Ciò che si considera eterno, alla fine è solo di passaggio in questa eterna esistenza, se c’è una cosa che non cambia mai, son proprio i cambiamenti.
Inciampare in uno sguardo è il modo migliore per imparare a rialzarsi.
La donna ha guardato il diavolo negli occhi e, mentre lo guardava, Lo fregava con un sorriso.
Il cuore è senza ragione, la ragione è senza cuore. Entrambi lottano per avere ragione.
Perde la luna chi va dietro alle stelle.
I miei pensieri sono come sassi adagiati sul fondale: vengono deformati dalla superficie di questo mare virtuale.
Il vero pensiero creativo non è eterodosso ma eretico: non viene considerato di nicchia o minoritario all’interno d’una comunità culturale di riferimento, ma viene ostracizzato poiché cerca di metterne in discussione i fondamenti.