Fioravante Francesco Di Nardo – Desiderio
Piangi pure amica mia, fa che io mi disseti con le tue lacrime.
Piangi pure amica mia, fa che io mi disseti con le tue lacrime.
Non ho niente, non mi serve niente. Tutto ciò che voglio è niente!
Dobbiamo tentare di vivere più a lungo possibile per cercare di capire ciò che non si è compreso finora.
Calore infinito che si alimenta dai saturi vapori del tuo alito, respiro che nutre questo focolare che senza quiete arde, spargendo il suo fuoco in ogni angolo dei nostri corpi. Dimena forte le sue faville attraverso le arterie che arrivando diritte al cuore infuocandolo di te, zampilli accesi che scendono giù a marcare le pareti della mia anima, graffiti incisi a fuoco da questa passione arroventata che non ha tregua.
E fai mille giri, intorno ai desideri. Una sosta all’ombra di un’oasi. Poi di nuovo il deserto. Sotto il sole cocente, come una ferita che non sana mai. Tra beduini ospitali e ladri di Baghdad. Finito il riposo, riprendi a camminare. Più forte. Più attento. E inevitabilmente, più cinico e schivo.
Spesso vagheggio trasognate lontananze nell’inguaribile volontà di essere dappertutto e finendo perciò in nessun luogo.
Niente è più visibile di ciò che è nascosto, se attiva e stuzzica l’immaginazione.