Fiorenza Sandri – Angelo
Io non sono un’angelo… ma se lo fossi… vorrei essere il tuo, così ti dissi una volta ed è un pensiero che tengo ancora nel mio cuore anche se tu ti sei allontanato da me.
Io non sono un’angelo… ma se lo fossi… vorrei essere il tuo, così ti dissi una volta ed è un pensiero che tengo ancora nel mio cuore anche se tu ti sei allontanato da me.
Sono sicura che sei un angelo… brilli di una luce meravigliosa!
Le pareva di avere delle spine nei polmoni, e, curiosamente, le venne da pensare che Avram avrebbe potuto sfilargliele con delicatezza, a una a una.
Cosa sono i brividi? Il tocco d’ali d’angelo? Discutibile… Però io mi preoccuperei di più…
Improvvisamente un angelo si è seduto al mio fianco, ha preso la mia mano e…
Nessun vuole essere un angelo. Le ali sono troppo antiestetiche.
Grande è la potenza che gli fu conferita da Ilùvatar, ed egli era coevo di Manwë. Era dotato dei poteri e della conoscenza di tutti gli altri Valar, ma li volgeva a perfidi scopi, e sperperava la propria forza in atti di violenza e tirannide. Chè bramava Arda e tutto quanto vi si trovava, agognando al trono di Manwë e al dominio sui reami dei suoi pari. Dallo splendore decadde, a causa dell’arroganza, al disprezzo per tutte le cose, salvo se stesso, spirito funesto e impietoso. La comprensione egli la trasformava in sottigliezza, onde pervenire e sottomettere alla propria volontà quanto gli servisse, fino a diventare mentitore svergognato. […]Ma non era solo. Molti dei Maiar, infatti, vennero attratti dal suo splendore nei giorni della sua grandezza, e gli rimasero fedeli anche nella sua tenebra; e gli altri li corruppe in seguito, asservendoseli con menzogne e perfidi doni.