Flory Brown – Figli e bambini
Felicità è l’amore di un bimbo.
Felicità è l’amore di un bimbo.
Non esiste età per essere madre, quello che conta è essere pronte ad amare incondizionatamente, ed essere pronte a mettersi in secondo piano.
L’età della ribellione, non finisce mai.
Conosco una persona molto saggia: mia madre! Spero tanto un giorno di diventare come lei per poter trasmettere ai miei figli l’amore e i valori con i quali costruire le fondamenta di un palazzo indistruttibile!
Un giorno ho scoperto la vita, la nuova vita, una piccola ed indifesa vita che cresceva dentro di me, un germoglio pronto a crescere ed a diventare un bellissimo fiore, un bruco che sarebbe diventato una splendida farfalla, un raggio di sole che avrebbe portato calore e luce ovunque, è stato il momento in cui ho capito che la vita aveva un senso, grazie figlio mio.
Oggi, in occasione delle feste che stanno per arrivare ed anche se vedono molti noi in difficoltà, vorrei spendere un pensiero a tutti i bambini del mondo, non è forse vero che il Natale è la festa dei bambini? A quei bambini sfruttati che vivono nella povertà più assoluta, merce sessuale di “uomini” insani; a quei bambini soldato che sono mandati in avanguardia sui terreni minati, quando i più “fortunati” riportano orrende mutilazioni con gran “risparmio” sugli adulti. A quei bambini senza famiglia o venduti proprio dai genitori come “mano d’opera”, costretti a lavorare in condizioni umilianti e pericolose tanto da riportare deformazioni fisiche; a quei bambini che per sfamarsi vivono d’espedienti, di furti di prostituzione, a quei bambini che muoiono semplicemente di fame! Molti di loro non arrivano a cinque anni d’età! Penso che tutti i bambini abbiano il diritto al gioco, allo svago, all’istruzione, alla nutrizione e all’amore! Ancora oggi nel mondo non esistono leggi adeguate che difendono efficacemente i diritti dei bambini. Pensiamoci e riflettiamo anche alla bellissima frase di Maria Teresa di Calcutta “ogni bambino che nasce è un inno alla vita!”
Sei andato a scuola e ti hanno detto “siedi al tuo posto”, e già lì hai smesso di credere che il tuo posto sia dappertutto.