Francesca Berretta – Abbandonare
Non ho mai amato le mie passioni.
Non ho mai amato le mie passioni.
– Forse non era destino.- Il destino non esiste; esistono le conseguenze.
Se non ti sei accorto,ti ho regalato un sentiero,l’ho fatto pur vedendo che quelli come te,l’amore non lo possono perdonare.Ma non ci volevo credere.E le parole reali non puoi, non puoi ascoltare.Ci sono dei teatri che si svolgono dentro di noi,colpiscono la vita fuori e l’annullano.È il destino dei suicidi, dei lupi nella steppa.Non fartene colpa, della mia ingenuità che non conoscevi,chissà quanti altri, al posto tuo, avrebbero agito allo stesso modo.Non avevo fatto i conti con le tue paure, con la mia insensata anima da pesce e la tua vorace repressione.Perché, perché la paura dell’irreale?
E ti sei mai chiesto come sarebbe stato? Se al posto di mollare avessimo lottato?
Mi sono rotta le scatole di gente che dice di esserci, che scrive ti voglio…
Disinteressati del tuo prossimo per non morire appresso a lui!
Il cuore è l’ultimo ad andarsene.
– Forse non era destino.- Il destino non esiste; esistono le conseguenze.
Se non ti sei accorto,ti ho regalato un sentiero,l’ho fatto pur vedendo che quelli come te,l’amore non lo possono perdonare.Ma non ci volevo credere.E le parole reali non puoi, non puoi ascoltare.Ci sono dei teatri che si svolgono dentro di noi,colpiscono la vita fuori e l’annullano.È il destino dei suicidi, dei lupi nella steppa.Non fartene colpa, della mia ingenuità che non conoscevi,chissà quanti altri, al posto tuo, avrebbero agito allo stesso modo.Non avevo fatto i conti con le tue paure, con la mia insensata anima da pesce e la tua vorace repressione.Perché, perché la paura dell’irreale?
E ti sei mai chiesto come sarebbe stato? Se al posto di mollare avessimo lottato?
Mi sono rotta le scatole di gente che dice di esserci, che scrive ti voglio…
Disinteressati del tuo prossimo per non morire appresso a lui!
Il cuore è l’ultimo ad andarsene.
– Forse non era destino.- Il destino non esiste; esistono le conseguenze.
Se non ti sei accorto,ti ho regalato un sentiero,l’ho fatto pur vedendo che quelli come te,l’amore non lo possono perdonare.Ma non ci volevo credere.E le parole reali non puoi, non puoi ascoltare.Ci sono dei teatri che si svolgono dentro di noi,colpiscono la vita fuori e l’annullano.È il destino dei suicidi, dei lupi nella steppa.Non fartene colpa, della mia ingenuità che non conoscevi,chissà quanti altri, al posto tuo, avrebbero agito allo stesso modo.Non avevo fatto i conti con le tue paure, con la mia insensata anima da pesce e la tua vorace repressione.Perché, perché la paura dell’irreale?
E ti sei mai chiesto come sarebbe stato? Se al posto di mollare avessimo lottato?
Mi sono rotta le scatole di gente che dice di esserci, che scrive ti voglio…
Disinteressati del tuo prossimo per non morire appresso a lui!
Il cuore è l’ultimo ad andarsene.