Francesca Berretta – Cielo
Rilassati e vivi di sole.
Rilassati e vivi di sole.
Ho conosciuto falsi moralisti che nell’armadio non nascondevano scheletri ma interi cimiteri.
Ma intanto la noce [una noce di nuvola, è detto prima] aveva partorito e svolto il più nero e feroce nembo che si vedesse da un pezzo in qua. Parve che si avventasse direttamente sul campanile, unico desto in quella vasta calura pomeridiana sprovveduta, per soffocarvi la squilla. Ma lì fu respinto, inzeppato su sé medesimo come un furioso che venga a scontrar la corsa e la rabbia su due saldi pugni. Di steso ch’era, crescente ad aduggiar cielo e terra, ribollì come la risacca del mare, rifluì e impennò il suo precipizio in una colonna da sfondare il firmamento.
Non abbassare mai lo sguardo, e se a volte dovesse succedere, rivolgi lo sguardo al cielo e confrontati con le stelle, potrebbero meravigliarsi della bellezza dei tuoi occhi.
Guardo quel quadro ogni giorno… eppure ogni giorno il soggetto è diverso…
L’aria è il preavviso del cielo.
Tutti abbiamo bisogno di un posto dove essere noi stessi.