Francesca Esposito – Verità e Menzogna
Chi si accontenta di pubbliche verità, vive di menzogne private.
Chi si accontenta di pubbliche verità, vive di menzogne private.
La falsità urla la propria ragione d’essere inconfutabile. La verità sorride silenziosa ed aspetta cauta il proprio divenire.
Dicono che la verità faccia male. Credo sia vero, ma solo perché nel mondo d’oggi siamo attorniati nel buio della bugia e quella verità, qualunque essa sia, fa luce sul marcio in cui viviamo.
Gli uomini vanno dietro a chiunque saprà convincerli che hanno perso la strada. Sono lusingati di venire a sapere che avevano una strada.
Quante verità galleggiano in un bicchiere di vino, in attesa d’essere degustate.
Il nazifascismo fu una prova mandata da Dio l’Onnipotente per saggiare la fedeltà e la santità. Ma questo genere d’oscenità e ipocrisie cominciano male e finiscono peggio, in una salvezza dei suoi diletti ragni assassini, che danno comunque a Satana, il Serpente, la chiarezza di quello che ha sempre sostenuto, tacciato di essere un traditore e ribelle. Traditore di che cosa?
Sto prendendo concezione di un mondo al di là di questo mondo e voglio esplorarlo. Attraversarlo in lungo e in largo, solcarne i mari e scalarne le vette, ma non riesco a scendere a compromessi col casellante: uno strano personaggio a forma di bottiglia. Mi sussurra che lui è la chiave per questo mondo. La nostra incomprensione è ambiguità logico-grammaticale. Non riusciamo a capire che funzione abbia questo “questo”.