Francesca Giliberto – Vita
La vita è evoluzione di eventi, plasmiamo il nostro essere attraverso gli altri, catturiamo emozioni e attraverso le quali creiamo il nostro destino.
La vita è evoluzione di eventi, plasmiamo il nostro essere attraverso gli altri, catturiamo emozioni e attraverso le quali creiamo il nostro destino.
Tutti noi non vogliamo vivere nel passato ma lo rimpiangiamo per le uniche cose che vogliamo, persone e i momenti belli passati che siano anche nel nostro futuro.
Puoi cercare di fuggire dai problemi, di girargli le spalle e tentare di andartene ma ti seguiranno, ti riprenderanno e ti si presenteranno davanti sempre più grandi, non permettergli di vincere, guardali in faccia e combattili.
Quando incontri quella tipologia di persona capace di renderti peggiore tirando fuori il peggio che hai dentro, non fare il maledetto errore di permetterglielo. Quelle persone sono proprio quelle che devi lasciare andare perché credimi trattenerle sarebbe l’equivalente di “distruggersi”!
Quando ti trovi davanti a molteplici bivi e non sai dove dirigerti, fermati e respira il profumo della vita, solo lei ti prenderà per mano e ti condurrà sulla strada del tuo cuore rinato dopo le tempeste.
Vivere è l’arte di ritagliarsi attimi che il respiro te lo tolgono.
Viviamo pensando che la vita prima o poi debba cominciare. Ti trovi davanti ad un problema e dici “lo risolvo e poi andrà tutto bene”, hai un debito da estinguere e dici “finisco di pagare e poi tiro una boccata d’aria” “oggi è lunedì non vedo l’ora che arrivi il week – end”, “stringiamo i denti tanto tra un po’ arrivano le vacanze”; e intanto il tempo passa e noi crediamo che si possa vivere solo negli intervalli. Ma perché non riusciamo e renderci conto che la nostra vita è cominciata il giorno in cui qualcuno con un camice bianco ci ha dato uno schiaffo e abbiamo pianto e che da quel giorno in poi ogni attimo è stato e sarà vita compresi gli ostacoli da superare e le lacrime da versare. L’attesa della vita è vita sprecata e a consumarsi ci pensa già da sola.