Francesca Nessuno – Desiderio
A volte dovrei anestetizzare la ragione e lasciare che sia l’istinto a guidarmi, vivere alcuni istanti di sole sensazioni!
A volte dovrei anestetizzare la ragione e lasciare che sia l’istinto a guidarmi, vivere alcuni istanti di sole sensazioni!
Il mio lieto fine sei tu.
La passione ha un che di magico altro da quel quotidiano che indossiamo e ci sentiamo addosso e che non possiamo smettere di indossare e che fa parte di noi… gli attimi rubati a questo quotidiano diventano ogni giorno più insufficienti a colmare il bisogno della passione pura, a volte non ci sono del tutto e dentro si sente il vuoto, la delusione, la paura di ciò che non si vive, la rabbia per l’incapacità sia a razionalizzare, sia a buttarsi, la tristezza per quel senso di impotenza che sa di sconfitta… e si ripercorrono gli istanti vissuti riassaporandoli e al tempo stesso gustandone il sapore amaro dell’insufficienza, son stati brevissimi… pensi ai prossimi attimi che arriveranno come un tornado a risucchiarti nella passione e te ne freghi che l’effetto del viverli ti rifrantumerà dentro… e rimani sospesa in balia di una guerra tra cuore e mente, il cuore che vuole e la mente che tiene a freno quel qualcosa che c’è ma non c’è che vuole e non ha…. non ha il coraggio di prendere….
Vorrei essere acqua, per poter sentire la pelle, riempire la forma del corpo, accarezzare dolcemente la pelle, regalare sospiri.
Essere privi di speranza non significa disperare.
Se vuoi mantenere vivo il tuo rapporto d’amore, rinnovalo ogni giorno con gesti d’affetto.
La sua espressione era inqiuetante: sembrava lacerato, quasi dolorante, di una bellezza tanto fiera da farmi sentire il desiderio di toccarlo con la stessa violenza di poco prima.