Francesca Vigilante – Abbandonare
Quando il mondo ti abbandona, tu chiudi gli occhi, e immaginati il tuo mondo: come lo vuoi tu, come più lo desideri, come più ti piace, come più ti rende felice.
Quando il mondo ti abbandona, tu chiudi gli occhi, e immaginati il tuo mondo: come lo vuoi tu, come più lo desideri, come più ti piace, come più ti rende felice.
A volte mi domando veramente con quale coraggio si possa abbandonare un cagnolino che ti è sempre stato fedele, sempre affettuoso e dolce con te, non ci sono parole ne giudizi abbastanza crudeli da poterti dire, solo questo; vergognati mostro…
Se non ho la poesia cosa mi rimane?Sento che vivo in lei ma forse lei…
Disinteressati del tuo prossimo per non morire appresso a lui!
Come vorrei che la mia indifferenza fosse vera.
Provo come una sensazione di abbandono: abbandono al lento scorrere della vita, alle sensazioni, alle piccole manie della gente. Come se nulla più importasse o fosse rilevante, mi trascino da una parte all’altra della città. Eppure ci deve essere qualcosa che importa veramente, in fondo, che ci fa galleggiare nella consapevolezza che qualcosa di importante, nella nostra vita, lo abbiamo realizzato e che, in fondo, siamo solo in un momento di stallo, in attesa che le acque ci smuovano.
La rinuncia è un pesante quadro, incolore, appeso all’anima.
A volte mi domando veramente con quale coraggio si possa abbandonare un cagnolino che ti è sempre stato fedele, sempre affettuoso e dolce con te, non ci sono parole ne giudizi abbastanza crudeli da poterti dire, solo questo; vergognati mostro…
Se non ho la poesia cosa mi rimane?Sento che vivo in lei ma forse lei…
Disinteressati del tuo prossimo per non morire appresso a lui!
Come vorrei che la mia indifferenza fosse vera.
Provo come una sensazione di abbandono: abbandono al lento scorrere della vita, alle sensazioni, alle piccole manie della gente. Come se nulla più importasse o fosse rilevante, mi trascino da una parte all’altra della città. Eppure ci deve essere qualcosa che importa veramente, in fondo, che ci fa galleggiare nella consapevolezza che qualcosa di importante, nella nostra vita, lo abbiamo realizzato e che, in fondo, siamo solo in un momento di stallo, in attesa che le acque ci smuovano.
La rinuncia è un pesante quadro, incolore, appeso all’anima.
A volte mi domando veramente con quale coraggio si possa abbandonare un cagnolino che ti è sempre stato fedele, sempre affettuoso e dolce con te, non ci sono parole ne giudizi abbastanza crudeli da poterti dire, solo questo; vergognati mostro…
Se non ho la poesia cosa mi rimane?Sento che vivo in lei ma forse lei…
Disinteressati del tuo prossimo per non morire appresso a lui!
Come vorrei che la mia indifferenza fosse vera.
Provo come una sensazione di abbandono: abbandono al lento scorrere della vita, alle sensazioni, alle piccole manie della gente. Come se nulla più importasse o fosse rilevante, mi trascino da una parte all’altra della città. Eppure ci deve essere qualcosa che importa veramente, in fondo, che ci fa galleggiare nella consapevolezza che qualcosa di importante, nella nostra vita, lo abbiamo realizzato e che, in fondo, siamo solo in un momento di stallo, in attesa che le acque ci smuovano.
La rinuncia è un pesante quadro, incolore, appeso all’anima.