Francesca Zangrandi – Filosofia
Piango per un cartone animato ma non per te…Quanto tempo mi ci è voluto per indurirmi?Quanto dolore devo aver provato per ora non piangere più?
Piango per un cartone animato ma non per te…Quanto tempo mi ci è voluto per indurirmi?Quanto dolore devo aver provato per ora non piangere più?
Siamo bravi a distruggerci l’anima,a soccombere privandoci del perdono.Siamo bravi a non cercare di risalire, a lasciarci trasportare dal rimorso, a rimuginare.Siamo bravi a rinunciare all’amore, a chiudere noi stessi dentro un triste ricordo.Gli artisti dannati sono bravi a parlare del dolore…Io sono brava a parlare del dolore…Pensavo che se arrivavo a essere felice la mia arte svaniva…Ma che arte è quella che si limita a percorrere una sola via?Il sangue mi è servito e “Dio” solo sà fino a quando mi accompagnerà nella vita;Ma ora quello che mi serve è la forza che trovo ogni giorno dentro di me.Quella forza che tutti noi abbiamo ma che siamo molto bravi a respingere…
Come posso esserne sicura, potrei congetturare in base a falsi presupposti. In realtà questo non lo sto facendo io. La mia non è altro che una valutazione fisica, a differenza delle illusioni generate dal desiderio di potere, perché l’energia che un corpo sprigiona è uguale alla sua massa moltiplicata per il quadrato della velocità della luce. Se Dio ha commesso un errore di calcolo dell’essere, e quindi di previsione, valutando che questa energia immessa in tutto l’universo gli avrebbe raddoppiato l’energia, la vita, e la durata del tempo (augurandosi quasi che fosse maschera, un’apparenza e un vestito da lui generosamente donati, e quindi ben poco, gli sarebbe andata anche bene), questo sarebbe vero solo per un periodo. L’energia aggiunta alla luce che già c’era, insieme si consumeranno e annulleranno a vicenda, fino allo Zero. Quello che accadrà dopo per il momento è speculazione teorica, ma qualche segnale si potrebbe già intuire. E come pensa di evitare un risultato delle leggi matematiche cambiando e ribaltando l’apparenza, sperando che con una sorta di legge del contrario possa invertire il risultato? Una legge per domarle tutte? Non è il suo campo, non riuscirebbe a farlo neanche dopo tutto lo spirito che si è ingurgitato. Come si sogna di cambiare adesso (tardi) gli effetti, se prima non aveva pensato di frenare la causa?
L’impressione è solo un punto di vista.
“Noi viviamo negli occhi degli altri” quindi uccidere degli occhi significa vivere di meno.
Il pensiero fa di un uomo un individuo, la scelta fa di un individuo un uomo.
L’anima sente per mezzo del corpo.