Francesco De Gregori – Destino
Tu non mi piaci nemmeno un poco e grazie al cielo io non piaccio a te.
Tu non mi piaci nemmeno un poco e grazie al cielo io non piaccio a te.
Non puoi fuggire dalle tue ombre, ti rincorreranno sempre e sempre saranno con te.
I genitori ai tuoi occhi sembrano sempre immortali ma quando poi su un letto ti chiedono aiuto e li vedi soffrire pensi che anche la loro vita ha un termine e ti accorgi che la morte esiste…
Ci sono cose destinate a non incontrarsi mai, benché si incrocino spesso lungo la via. Lo sguardo può anche cercarsi per una frazione di secondo, ma poi mente e cuore restano altrove. Il fato si fa beffe di noi. E se la gode un mondo, alla faccia nostra.
Il forte amore ci vorrebbe più presenti ma è il destino che ci porta lontano e i sensi di colpa a ricordarci il dolore.
Quando Dio avrà completato il cerchio, e la matrice si sarà inceppata del tutto nella doppia intensità creatrice, e doppio sforzo, fusa, fumante, come una macchina che ha macinato troppi chilometri, collassata e inutile, senza più stelle, a corto di mondi, e senza futuro… non ci sarà più nessun Dio.
Il destino è un amico ingrato: più si crede in lui e più ti volterà le spalle.