Francesco De Gregori – Sogno
Per sognarti devo averti vicino e vicino non è ancora abbastanza.
Per sognarti devo averti vicino e vicino non è ancora abbastanza.
Il ritorno al fottuto paradiso, paradiso delle dee e dell’eterna bellezza, del riposo dell’incanto, dell’ebbrezza e inconsapevolezza.
Non me ne sono andata. Ho semplicemente cambiato braccia in cui sognare.
“Inception” mi inceppa sempre, stasera mi faccio un sogno e spero mi sveglio fra cinquant’anni con il debito pubblico azzerato, parlamento ripulito, ritorno alla lira, niente camorra, l’r5 senza drogati, il cane che non abbaia quando prendo lo scooter, i politici ai semafori, i semafori ai politici, le biciclette, le buste biodegradabili abolite, la frutta secca gratis, la frutta chiatta a dieta, la Nutella che fa dimagrire, la Salerno-Reggio Calabria, Mondragone bandiera bianca, un gelato da bandiera gialla, grazie arrivederci.
Era questo mondo infame che ci dava la spinta per continuare. La perfezione non poteva migliorare e quindi decidemmo di proseguire, senza meta da inseguire, senza sapere dove andare, ma con un sogno fisso nella mente e nel cuore da rendere reale.
Lascia volare i sogni, sono piccole rondini in cerca di una strada verso il cielo del tuo cuore.
Tu guarda l’infinito e cerca i sogni e l’infinito gioca tra i sogni del tuo cuore.