Francesco Fagnani – Acqua
Sull’acqua si può e si deve essere ottimisti. L’importante è vedere il pianeta mezzo pieno!
Sull’acqua si può e si deve essere ottimisti. L’importante è vedere il pianeta mezzo pieno!
Essenza della vita, è in essa che ci formiamo e ci prepariamo al mondo. Il suo abbraccio non ci lascia mai, basterebbe guardare i neonati rannicchiarsi appena entrano in contatto con l’acqua. Emozione che fluida scorre nella nostra anima, ci accompagna sempre. Si adagiano i paesi e le nazioni sulle sue onde salate come le lacrime di una mamma. La vita. Negata troppo spesso ai suoi figli, sudare per un goccio d’acqua pura, per dissetare i figli di una terra galleggiante su oceani di speranze.
L’acqua del ruscello accanto è sempre più fresca.
Le venne in mente, senza alcun motivo particolare, un versetto delle Scritture: Prima di togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo prossimo, occupati della trave che sta nel tuo. Ci pensò su. Pagliuzza? Trave? Quell’immagine specifica le aveva sempre dato da pensare. Che tipo di trave? O di raggio? Perché in inglese, la stessa parola, beam, voleva dire anche raggio. Raggio di sole? Raggio di luna? O trave del tetto? E poi c’erano i raggi dei lampi magnetici e i volti raggianti.
Piove. Le gocce di pioggia si schiantano sulla pelle come spine cadute dal cielo.
Infondo è per pochi.
Il silenzio è come il colore dell’acqua: non si vede ma è essenziale.