Francesco Iannì – Felicità
Quello che faccio nel momento in cui “trasgredisco” è considerato dagli altri un male, o un’azione imbarazzante. Ma cosa ne pensi se ti dico che mi fa stare bene?
Quello che faccio nel momento in cui “trasgredisco” è considerato dagli altri un male, o un’azione imbarazzante. Ma cosa ne pensi se ti dico che mi fa stare bene?
Per quanto uno possa riuscire a vivere la solitudine in modo sereno, trovando un certo equilibrio interiore, sarà sempre propenso a voler condividere la propria vita con qualcun altro.
Che ci sia o no qualcuno ad ammirarli, i fiori sbocciano. E lo stesso vale pure per la poesia.
Quando la felicità si può chiamare veramente tale? Quando calma interiore e gioia esteriore si congiungono senza produrre eccessi.
Non c’è gioia per chi procura l’infelicità altrui.
Sono intollerante a chi considera sbagliato o cattivo tutto ciò che è diverso dal suo modo di vedere la vita, così come non sopporto la supponenza o le persone che cercano a tutti i costi di scovare il marcio negli altri, quando, invece, il male è dentro di loro.
Inutile impiegare il proprio tempo parlando a chi sente senza ascoltare.