Francesco Iannì – Figli e bambini
Non ho mai creduto all’infanzia come all’età della spensieratezza.
Non ho mai creduto all’infanzia come all’età della spensieratezza.
Avrei voluto regalarti una vita da sogno. Ti ho donato “solamente” un sogno chiamato “Vita”. Sta a te farlo diventare un magico sogno.Ti voglio bene mamma.
Chi non comprende il silenzio, non sa neppure ascoltare chi parla.
Non c’è niente di peggio che non fare un tentativo e restare col rimorso, soprattutto quando ci si lascia sfuggire qualcosa di fantastico. Perché anche il fallimento peggiore, il più irrimediabile degli errori, è di gran lunga preferibile al non averci provato.
Il “diverso” mostra sé stesso agli altri ed insegna loro che l’Io non esiste in senso assoluto, che non vi è un modo giusto di essere, che il concetto di “normalità” è del tutto relativo.
I bambini sono i più grandi seduttori: basta un sorriso e tutti cascano ai loro piedi colmi d’amore.
Vorrei essere sangue che scorreper arrivare al cuoredi mio figlioper esserci anche quando non ci sarò.