Francesco Iannì – Figli e bambini
Non ho mai creduto all’infanzia come all’età della spensieratezza.
Non ho mai creduto all’infanzia come all’età della spensieratezza.
Rivoglio la mia innocenza, quella persa quando si diventa adulti, quella del primo giorno di scuola, quella del primo vero battito del cuore, quella del primo bacio, quella del meravigliarsi di tutto ciò che ci circonda, quella della gioia negli occhi e nel cuore, quella che solo i bambini hanno o gli innamorati.
“Dimmi mamma”.”Stai uscendo?””Mm… sì”.”Esci con le tue amiche?””Sì mamma”.
Ogni uomo agisce motivato da tre sole cose: paura, speranza o abitudine.
Devi vincere tu sulla vita no lei su di te! Se scappi sarai sempre meno forte! Devi ricominciare da dove sei perché così dimostri che non sei vigliacco e che non è colpa tua nulla!
Dio è papà, più ancora è madre.
Per quanto uno possa riuscire a vivere la solitudine in modo sereno, trovando un certo equilibrio interiore, sarà sempre propenso a voler condividere la propria vita con qualcun altro.