Francesco Iannì – Libri
La scrittura è la mia medicina.
La scrittura è la mia medicina.
Un sentimento di rabbia simile all’eruzione di un vulcano, e una tristezza che mi spinge a vomitare sangue.
Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi l’ha scritto e di coloro che l’hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni volta che un libro cambia proprietaripo, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.
In realtà, la gente legge perché vuole scrivere. Ad ogni modo, la lettura è come riscrivere.
– Perché non ti piace essere toccato?- Perché dentro ho cinquanta sfumature di tenebra Anastasia.
La candela che è accesa in noi fa luce abbastanza per tutti i nostri propositi. Dobbiamo essere soddisfatti delle scoperte che possiamo fare alla sua luce; e faremo un uso corretto della nostra intelligenza, quando entreremo in rapporto con tutti gli oggetti nel modo e nella proporzione adatta alle nostre facoltà, e sulla base dei fondamenti che possono essere proposti a noi, e se non richiederemo perentoriamente o con intemperanza la dimostrazione e chiederemo la certezza dove la probabilità soltanto può essere ottenuta, una probabilità che sarà sufficiente a dirigere tutti i nostri interessi. Se rifiuteremo la credenza in ogni cosa, perché non possiamo conoscere con certezza tutte le cose, saremo tanto saggi come chi non usasse le gambe, ma restasse fermo e morisse, perché non ha ali per volare. Quando avremo conosciuto la nostra forza, sapremo meglio che cosa intraprendere con speranza di successo. E quando avremo passato accuratamente in rassegna i poteri del nostro spirito e fatto una qualche stima di che cosa ci possiamo aspettare da essi, non avremo piú la tendenza o a restar fermi e a non far lavorare affatto il nostro pensiero, disperati di non poter trovare nulla, né, d’altro lato, metteremo in questione ogni cosa, e rifiuteremo ogni conoscenza, perché alcune cose non possono essere intese.
Per imparare ad amarlo ho dovuto fare il giro del mondo. E più mi allontanavo da lui, più in realtà mi stavo avvicinando. Il mondo è tondo.