Francesco Iannì – Silenzio
Quando la testa è piena di riflessioni profonde, si può accennare qualcosa, oppure si può rimanere zitti. Quasi sempre, io opto per il silenzio.
Quando la testa è piena di riflessioni profonde, si può accennare qualcosa, oppure si può rimanere zitti. Quasi sempre, io opto per il silenzio.
Silenti son talvolta le parole sulle labbra del cuore.
Non siamo degni di pronunciare parola sulle persone che hanno dato la loro vita per la nostra libertà. Solo un riconoscente silenzio.
Si gettano tante energie per riuscire in un unico obiettivo, magari fuori dalla propria portata, che tutto il resto appare solo contorno. L’uomo dimentica di essere di più, con grandi e infinite potenzialità; si sente insoddisfatto e sminuito se non riesce a portare avanti una certa pratica e questo lo fa stare in pena, perennemente in ansia. E una volta raggiunto il traguardo, ne cerca un altro. Una rincorsa continua.
Certi silenzi sono sacri e vanno tacitamente rispettati.
Riconoscere di essere fallibili è il primo passo verso la consapevolezza dei propri limiti.
Chiediti sempre se un torto subito è l’azione che subisci o la reazione a uno che hai commesso prima tu.