Francesco Iannì – Stati d’Animo
Quando esauriamo le lacrime, non ci resta che ridere.
Quando esauriamo le lacrime, non ci resta che ridere.
Rubo la pazienza ai Santi, Il moto perpetuo del mare ed inizio a ripulire il mio cuore.
Sono i piccoli gesti le sfumature di ogni giorno che ci regalano emozioni uniche proprio perché sono fatti con affetto e amore vero.
Non giocate con i sentimenti: se son veri arrivano al cuore, se sono falsi diventano boomerang e fanno male.
Non c’è aguzzino peggiore di sé stessi.
Quel male vestiva ancora troppo aderentemente la sua pelle che non riusciva a far entrare il bene neanche se voleva.
Dovremmo saper ritagliare del tempo. No, non per fare altre cose. Dovremmo essere capaci di ritagliare il tempo passato, come la giornata appena trascorsa ad esempio. Per poi rileggere quei frammenti che sanno di buon umore e fare bei sogni. Ritagliamo dunque la sveglia del mattino, la colazione di fretta. I “buona giornata” e i “ci vediamo più tardi”. Gli abbracci improvvisi e le corse sotto la pioggia. Le barzellette degli amici, le nostre risate fragorose. Ritagliamo il rientro a casa, le coccole del gatto davanti ad un buon libro. I racconti della nonna, la merenda e le guance sporche di marmellata. La cioccolata calda e il profumo di biscotti. Ritagliamo i “buonanotte” e conserviamo gli “a domani”. Perché nulla è più meraviglioso della certezza di rivedere qualcuno l’indomani. Di saperlo al tuo fianco, nonostante tutto. Nonostante ciò che è passato.