Francesco Iannì – Stati d’Animo
La solitudine peggiore è quella che si avverte in mezzo alla folla, dove tutti si guardano, ma nessuno si vede riflesso negli occhi o nel cuore dell’altro.
La solitudine peggiore è quella che si avverte in mezzo alla folla, dove tutti si guardano, ma nessuno si vede riflesso negli occhi o nel cuore dell’altro.
Le preoccupazioni affliggono e sono anche motivo di vita; se non ci fossero sarebbe appiattimento.
Le persone credono che, solo perché sei forte, tu sia in grado di sopportare tutto.
È bello sentirsi dire: “non scoraggiarti”, perché ogni tentativo sbagliato, scartato, è un altro passo avanti.
Ci sono momenti in cui non ci si può impedire di fare delle sciocchezze: questo si chiama entusiasmo.
Nella notte di Natale, anche chi sta bene da solo soffre la sua solitudine. Magari vive solo da una vita, poi gli basta una notte per accorgersene.
Come si fa a camminare verso il futuro, quando il presente rimane attaccato ai piedi?