Francesco Iannì – Tempi Moderni
Questo è un mondo pieno di anime in pena che si sfiorano senza parlarsi per potersi capire.
Questo è un mondo pieno di anime in pena che si sfiorano senza parlarsi per potersi capire.
Stanno ideando e realizzando l’inverosimile pur di non morire di noia. Spiace schiantare quest’illusione: la noia non hai mai ucciso nessuno. Tutt’al più “può condurre a una incidenza doppia di casi di decesso dovuti a ictus o ad attacchi cardiaci”
Gli animali sono pressoché perfetti nella loro inconsapevolezza. L’uomo, invece, che vanta consapevolezza sta distruggendo tutto. È spesso deluso, triste, incoerente. E l’intelligenza? I primi della classe creano le basi del dispotismo, ogni progresso scientifico procura un regresso umano e civile dieci volte maggiore. Io, sinceramente, faccio fatica a capirci ancora qualcosa. Non riesco a provare meraviglia per una persona perfettamente efficiente, ci deve essere un tarlo di imperfezione perché l’uomo mi stupisca ancora piacevolmente.
La gente è impaziente, ha fretta, corre, il momento non lo assapora, lo divora avidamente, tutto e subito, l’usa e getta una religione, le emozioni come fossero piatti di plastica; tempo, diamine! Possibile che nessuno si renda conto di quanto sia prezioso? Tempo da ricordare, da condividere, da donare non a chi è alla tua altezza, ma a chi va alla tua stessa velocità, tempo da incastrare in chi ha tempo per te.
Guardandoci intorno, l’amore vero, corrisposto ed eterno lo troviamo più facilmente nei film e nelle favole piuttosto che nella realtà. E questo spaventa.
Sono stanca di mantenere ladri e politici.
La coscienza è un riverbero dell’umana intelligenza.