Francesco Iannì – Tristezza
La mia irrequietezza rifiuta l’inerzia.
La mia irrequietezza rifiuta l’inerzia.
A ogni uomo occorre soltanto una cosa per sentirsi vivo davvero: un cuore pulsante.
Io non sono triste, è la vostra felicità che puzza di plastica bruciata.
Giorni grigi e inutili si susseguono, il tempo brucia i fogli del calendario appeso alla parete della stanza dove mi nascondo agli occhi del mondo. Mi sento debole e inutile, senza la forza per credere di nuovo in me stesso e nella mia vita. Stanco di combattere e di cercare di dare un senso a questa mia vita spenta, vuota e insignificante mi arrendo al destino è hai suoi brutali pugni.
Vorrei cercare un modo per alleviare tutto il dolore, tutta la delusione, tutto il vuoto che ormai ti circonda. So che adesso tu vivi il tuo tempo cercando risposte che non sai trovare, motivazioni a circostanze che ci fanno male. L’unica cosa che posso fare, è rimanere ad aspettare nel tempo il tuo tempo.
Non troverai mai vera pace, se i vecchi e antichi ricordi ardono vivi come la brace, in quel dolore che non fu fugace.
Ignorare i problemi non aiuta a crescere, così come il buttare fuori dalla propria vita…