Francesco Iannì – Tristezza
La mia irrequietezza rifiuta l’inerzia.
La mia irrequietezza rifiuta l’inerzia.
Lacrime silenziose, che nessuno mai vedrà e che nessuno mai riuscirà a capire, sono quelle che fanno più rumore, che ti spaccano il cuore in due e lasceranno una ferita che per sempre rimarrà indelebile.
Il lento deterioramento non desta sospetto perché si dilegua alla nostra coscienza, ma ci conduce verso un destino di sofferenza.
Penso che nessuno sappia che cosa sia in realtà la felicità… si può solo pensare di essere felici… ma questo non significa che lo si è veramente… la tristezza invece no… non puoi pensare di essere triste… lo puoi solo essere.
Solo chi non sa cos’è l’abbandono, ti abbandonerà.Solo chi non conosce la fame di un abbraccio, non sa abbracciare.Solo chi non sa questo non potrà mai capire cosa sia donare Amore.
Vedi, non so come spiegarmi. È una cosa di cui sogno spesso. Il mondo è stanco. La sua fine è vicina. La gente ha perso il gusto della vita, si son fatti di sasso. Nulla conta più niente. Sono stufi di se stessi. Bramano la morte e la loro preghiera verrà esaudita.
L’odio ti divora, ti consuma, ti lacera la carne, si prende tutto anche il tuo io.