Francesco Iannì – Tristezza
La mia irrequietezza rifiuta l’inerzia.
La mia irrequietezza rifiuta l’inerzia.
La mancanza di futuri ideali per cui battersi: è questo che fa invecchiare l’uomo.
Il dolore, una sorta di Dio. Tu guarda alla tua entità che io penso al mio.
Si arriva a scannarsi per la politica, per una partita di calcio, per gusti musicali…
Non mi interessano le volte che sono stata ferita. Ho sempre aperto le porte del mio cuore a chiunque ne avesse bisogno non perché non stessi male semplicemente perché so benissimo cosa voglia dire essere respinta e lasciata sola.
E vorrei sparire, camuffarmi nell’oscurità più cupa e massiccia per diventare invisibile e andarmene da questa vita. Il problema è che non riesco a capire se la mia figura è già impercettibile oppure è la mia esistenza ad essere inutile.
Il più delle volte, quando la giornata sta per concludersi e noi tiriamo le sue somme, l’unica cosa che desideriamo veramente è stare vicino a qualcuno.