Francesco Iannì – Verità e Menzogna
La fiducia sembra essere diventata una malattia, della quale siamo sempre noi i colpevoli.
La fiducia sembra essere diventata una malattia, della quale siamo sempre noi i colpevoli.
Una mezza verità è una mezza ignoranza.Solo i puzzle finiti sono la verità, e pure se manca un solo pezzetto non si può affermare che è verità.
E purtroppo in un paese piccolo dove le notizie corrono velocemente il pettegolezzo, inventato e costruito, è l’unica possibilità di svago per tutte quelle persone, e non sono poche, che non hanno nient’altro da fare che trascorrere il loro tempo in piazza, dove la curiosità regna sovrana! P. a. Vive di questo, se viene tolto tutto ciò p. A. muore! Ora capisco da dove proviene “il telefono senza fili”… ma qui non si tratta di un gioco, qui si uccidono moralmente le persone…
Dire che non si sbaglia mai è sbagliato, sbagliare ma non dirlo è ancora più sbagliato.
Non esiste un uomo, né una divinità, che incarni in sé il bene, o la giustizia, o la vita, e ne sia la sua rappresentazione. Ogni uomo, o Dio, in fondo seguono i propri desideri. Così il male si riconosce solo dalla Morte, e non esiste uomo o Dio che ne sia immune, e la Morte riconosce il Male che l’ha provocata. Dal desiderio, che non tiene conto se si vive o si muore, vuole, brama, cerca la Morte chiamandola Vita. Cos’è il Male se non il desiderio di uccidere per vivere, di avere dalla Morte sia spirito che materia, per l’illusione di poter essere.
Chi viaggia troppo nei meandri del proprio essere rischia di perdersi.
La verità certamente non fu mai ladra: la frode a noi venne sempre dal troppo immaginare.