Francesco Iannì – Vita
Da inconsapevole interprete, spesso vorrei trasformarmi in un abile regista.
Da inconsapevole interprete, spesso vorrei trasformarmi in un abile regista.
Dovendo molte volte far conti con il passatodi ciò che mi è riuscitodi quello che ho perduto perché non apprezzatoMi sto accorgendo piano di esser nel momento giustodifficile capir come è la vitama assaporarne tutto il gustoTenerla stretta tra le manie vivere tutto intensamenteoggi non domaniFare di tutto ciò che mi circondaun’espansione unica come fiume quando esondaSapendo che la vita prima o poi deve finiresto preparando l’abitoche nella nuova andrò a vestire.
Quest’ansia, questa voglia di conoscere tutte le risposte, di capire quel che è successo, quando oramai è avvenuto, dobbiamo lasciarla andare. Non ci possiamo fermare, né per guardare indietro, né per voltarci dall’altra parte. Non conta quanto dolore proviamo, dobbiamo trovare assolutamente il modo di passare oltre. Ci sono domande, a volte, che valgono più delle risposte.
Tutto ciò che esalta la vita ne accresce, nello stesso tempo, l’assurdità.
Pensare di mollare, di non farcela, di aver perso tutto, a chi non è successo. Poi arriva il momenti in cui ti guardi allo specchio e decidi che non ne vale la pena. E sorridi.
Sono come un cane… Se mi accarezzi, ti lecco, se mi sgridi, ti abbaio, se mi picchi, ti mordo.
Non avere certezza alcuna, riferimento alcuno anche nel senso più pratico della questione potrebbe rendere insicuri, come minimo, creare paure profonde. Ma se ci si pensa bene, tutto questo è una forma di profonda libertà, tenendo sempre presente che non si è mai davvero liberi.