Francesco Nitti – Stati d’Animo
Ci guardiamo nello specchio. Gli occhi infossati e arrossati ci dicono qualcosa che preferiremmo ignorare. Ci giriamo dall’altra parte perché siamo troppo tristi per ammettere di essere tristi.
Ci guardiamo nello specchio. Gli occhi infossati e arrossati ci dicono qualcosa che preferiremmo ignorare. Ci giriamo dall’altra parte perché siamo troppo tristi per ammettere di essere tristi.
Certe persone non devono promettere il sole, se poi sanno darti solo nuvole!
Navigatori solitari, costruiamo corazze attraverso le parole, per mascherare le nostre fragilità.
Mi piacciono le persone che profumano di serenità, che anche se va tutto storto, in un taschino trovano motivo per sorridere. E se ogni cosa va a rotoli, essi ci formano dei fiori. Sono sempre un po’ bambini, hanno l’anima soffice e il sorriso che avvolge. E irradiano colori, e bene, e mani da stringere. A loro riesco a dar poco, ne son sicura. Ma a me, certe persone, quelle persone, donano un mondo intero.
Ero disposta, a credere in me stessa, e che tutte queste cicatrici sparissero, ma, ora, non credo in me stessa, e le cicatrici non se ne andranno mai più. Ma ormai ci sono abituata, credo che ormai sia un lato di me la sofferenza, e mentre sputo sangue, nessuno si accorge dentro che ho un vuoto, incolmabile, e probabilmente, nessuno sarà capace di riempirlo, perché ormai, è troppo tardi per salvarmi.
Quando le barriere cadono e le emozioni travolgono di nuovo la ragioneresta solo il battito del cuore a rompere il silenzio.
Mi hanno chiesto: “perdonami”. Ma alcuni gesti a mio avviso non sono perdonabili. Quei gesti fatti senza riflettere, magari ripetuti fino a sfondarti il cuore. Quei gesti fatti solo perché in quel momento faceva comodo così. Io non sono il “momento di comodo” di nessuno.