Francesco Petrarca – Libri
Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri.
Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri.
I migliori viaggi in assoluto sono quelli capitati per caso, intrapresi tra un capitolo di un libro ed un altro. C’è tutto un mondo inciso tra quei fogli profumati d’inchiostro.
Il fatto che cani e porci pubblichino libri e vendino 500 mila copie, ci dimostra come stiamo svalutando l’arte del scrivere.
Era la vertigine. L’ottenebrante, irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa.
Se è un peccato essere avido di onore, allora sarò l’anima più peccatrice di questo mondo
La pallottola è l’unico gioiello che per custodia ha carne umana.
Antonio, caro Antonio. Che cosa verrà dopo? Che cosa rimarrà di queste ore, di questa età, di quel che siamo adesso? Se l’avessi saputo. Se avessi saputo che non ci sarebbe mai stato avvenire per lui, che tutto quanto – le sue chimere, i suoi progetti, le sue malinconie, il suo sorriso – tutto quanto di lui sarebbe finito sotto un pezzetto di terra dietro il cancello del cimitero alto… Antonio, caro Antonio, sei rimasto ragazzo per sempre. Ancora oggi non posso pensarci senza piangere. Ma quella sera non lo sapevo!