Francesco Saudino – Stati d’Animo
Tutti hanno bisogno di conferme, in tempo di crisi neanche i sentimenti possono essere scontati.
Tutti hanno bisogno di conferme, in tempo di crisi neanche i sentimenti possono essere scontati.
Mi odio. Mi odio perché sono il tipo di persona che non riesce a tirar fuori le solite frasi dolci. Non a voce. Ci provo pure a farle uscire, tra me e me penso “adesso glielo dico un – mi manchi”. Ma come se in quel momento, come un nodo stretto, mi andasse via la voce. Non sono portata per i “ti amo” urlati, per i “abbracciami” richiesti. Sono più la ragazza di un “vaffanculo”, di un “ti odio”, di “non li voglio i tuoi baci”, seguiti da sorrisi, da abbracci silenziosi. Mi odio perché sono così chiusa, barricata in me stessa, mix di paure e incertezze da portare una corazza, chiamata “acidità”.
Buoni propositi per l’anno nuovo? Sì: cercare di trattarmi meglio, di volermi bene, di ascoltare un po’ più spesso le mie esigenze e non quelle degli altri.
Forse stai attraversando un periodo della tua vita dove tutto è nero, senza vie di uscita, e ti senti attrarre sempre più giù in un vortice senza fine, ti senti risucchiare dall’esistenza non vivendola, ma soffrendo senza alternativa. Ecco allora voglio ricordarti che tu sei una meravigliosa, unica, insostituibile scintilla e la fede nel tuo più profondo è il giusto atteggiamento per il cambiamento. La fede è qualcosa dentro te, che sta sopra di te, e che ti fa vedere con gli occhi dell’anima la direzione e i passi da compiere. L’entusiasmo a poco a poco rifarà parte della tua vita e il coraggio di nuovo si farà strada nel tuo Cuore.
Le delusioni fanno male ma fanno crescere, aiutano a capire che cosa conta e a cosa dobbiamo dare davvero importanza, perché tutto nella vita arriva si ferma e spesso solo si sofferma e scompare di nuovo.
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
La mia penna insegue il tempo e scopre il suo inganno. Una pioggia di lettere nere si riversa sui prati candidi dell’amore, non scriveremo più su fogli ma sulle pagine del mondo.
Mi odio. Mi odio perché sono il tipo di persona che non riesce a tirar fuori le solite frasi dolci. Non a voce. Ci provo pure a farle uscire, tra me e me penso “adesso glielo dico un – mi manchi”. Ma come se in quel momento, come un nodo stretto, mi andasse via la voce. Non sono portata per i “ti amo” urlati, per i “abbracciami” richiesti. Sono più la ragazza di un “vaffanculo”, di un “ti odio”, di “non li voglio i tuoi baci”, seguiti da sorrisi, da abbracci silenziosi. Mi odio perché sono così chiusa, barricata in me stessa, mix di paure e incertezze da portare una corazza, chiamata “acidità”.
Buoni propositi per l’anno nuovo? Sì: cercare di trattarmi meglio, di volermi bene, di ascoltare un po’ più spesso le mie esigenze e non quelle degli altri.
Forse stai attraversando un periodo della tua vita dove tutto è nero, senza vie di uscita, e ti senti attrarre sempre più giù in un vortice senza fine, ti senti risucchiare dall’esistenza non vivendola, ma soffrendo senza alternativa. Ecco allora voglio ricordarti che tu sei una meravigliosa, unica, insostituibile scintilla e la fede nel tuo più profondo è il giusto atteggiamento per il cambiamento. La fede è qualcosa dentro te, che sta sopra di te, e che ti fa vedere con gli occhi dell’anima la direzione e i passi da compiere. L’entusiasmo a poco a poco rifarà parte della tua vita e il coraggio di nuovo si farà strada nel tuo Cuore.
Le delusioni fanno male ma fanno crescere, aiutano a capire che cosa conta e a cosa dobbiamo dare davvero importanza, perché tutto nella vita arriva si ferma e spesso solo si sofferma e scompare di nuovo.
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
La mia penna insegue il tempo e scopre il suo inganno. Una pioggia di lettere nere si riversa sui prati candidi dell’amore, non scriveremo più su fogli ma sulle pagine del mondo.
Mi odio. Mi odio perché sono il tipo di persona che non riesce a tirar fuori le solite frasi dolci. Non a voce. Ci provo pure a farle uscire, tra me e me penso “adesso glielo dico un – mi manchi”. Ma come se in quel momento, come un nodo stretto, mi andasse via la voce. Non sono portata per i “ti amo” urlati, per i “abbracciami” richiesti. Sono più la ragazza di un “vaffanculo”, di un “ti odio”, di “non li voglio i tuoi baci”, seguiti da sorrisi, da abbracci silenziosi. Mi odio perché sono così chiusa, barricata in me stessa, mix di paure e incertezze da portare una corazza, chiamata “acidità”.
Buoni propositi per l’anno nuovo? Sì: cercare di trattarmi meglio, di volermi bene, di ascoltare un po’ più spesso le mie esigenze e non quelle degli altri.
Forse stai attraversando un periodo della tua vita dove tutto è nero, senza vie di uscita, e ti senti attrarre sempre più giù in un vortice senza fine, ti senti risucchiare dall’esistenza non vivendola, ma soffrendo senza alternativa. Ecco allora voglio ricordarti che tu sei una meravigliosa, unica, insostituibile scintilla e la fede nel tuo più profondo è il giusto atteggiamento per il cambiamento. La fede è qualcosa dentro te, che sta sopra di te, e che ti fa vedere con gli occhi dell’anima la direzione e i passi da compiere. L’entusiasmo a poco a poco rifarà parte della tua vita e il coraggio di nuovo si farà strada nel tuo Cuore.
Le delusioni fanno male ma fanno crescere, aiutano a capire che cosa conta e a cosa dobbiamo dare davvero importanza, perché tutto nella vita arriva si ferma e spesso solo si sofferma e scompare di nuovo.
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
La mia penna insegue il tempo e scopre il suo inganno. Una pioggia di lettere nere si riversa sui prati candidi dell’amore, non scriveremo più su fogli ma sulle pagine del mondo.