Francisco Junior Bautista – Vita
Quando abbracci un bambino sii sempre l’ultimo a lasciare la presa, perché non sai mai di quanto tempo e sé ne hanno ancora bisogno.
Quando abbracci un bambino sii sempre l’ultimo a lasciare la presa, perché non sai mai di quanto tempo e sé ne hanno ancora bisogno.
C’è gente così misera nell’anima da inaridire quella di chi ha la sventura di incontrarla nel proprio cammino.
Il pugnale che ferisce di più è il silenzio di chi ha deciso che è meglio tenersi tutto dentro, che è meglio rifugiarsi nella penombra della sua insicurezza; invece di affrontare i problemi e la vita.
Alcune volte la vita ci mette a dura prova. Spesso sceglie le persone speciali, quelle che non si arrendono mai e che ad ogni caduta riescono sempre a rialzarsi.
Che enigma la vita. Guardiamo al passato rimpiangendolo, sogniamo il futuro fantasticando e nel frattempo non apprezziamo ciò che abbiamo. Così, senza accorgercene, mentre la vita scorre e la fantasia si rincorre, perdiamo ciò che conta davvero: il presente.
Ci sono periodi in cui la ruota della Vita prende piede, va forte, va sempre più veloce, poi invece di rallentare si arresta di colpo.
Il suicida è uno che, anziché cessar di vivere, sopprime solo la manifestazione di questa volontà: egli non ha rinunciato alla volontà di vita, ma solo alla vita.