Franco Paolucci – Filosofia
La giustizia divina non manca mai di manifestarsi oltre il fallimento della giustizia umana errata.
La giustizia divina non manca mai di manifestarsi oltre il fallimento della giustizia umana errata.
Dopo ogni passo che ci porterà avanti avremo più chiara l’idea del “come” avviene tutto questo, seguendo un movimento asintotico che mai toccherà la curva della verità. Ma il “perché” avvenga tutto questo è un’idea di cui è bene non tenerne conto perché l’unica risposta è la più banale: avviene.
Mai sentirsi protetti sotto il tetto di un ricco castello, al solo scopo di nascondersi agli occhi del cielo. Quel castello prima o poi si frantumerà. E quando arriverà quel momento, gli occhi del cielo saranno l’unicò tetto che ci proteggerà per tutta la vita!
La dualità si libera nella legge degli opposti e si imprigiona nella staticità della coerenza.
Non per forza si dev’essere un Dio per scavalcare il bene e il male. Superiamo questi concetti. Ci ritroveremo più saggi…
Un limite è qualcosa d’inesplorato di noi stessi! Un viaggio da compiere, con coraggio, qualcosa di cui non siamo a conoscenza. Gli dei imposero come limite del mondo le colonne d’Ercole, perché non conoscevano altro? O perché, magari avevano paura di scoprirlo? Forse vi chiederete quelli sono oggi le colonne d’Ercole che l’uomo deve superare? Sono le nostre menti che il più delle volte hanno dei parametri già precostituiti! La via può essere paragonata a un grande cubo di rubik con le sue mille sfaccettature, inizialmente può sembrare imperfetto, disordinato e caotico, ma ruotando il cubo pian piano è evidente ogni sfaccettatura, ogni realtà che ha messo in disordine il cubo, ma girando e riguardo ogni colore trova la sua giusta sistemazione dando forma al cubo facendolo tornare in equilibrio in maniera tale potrà spiegare la natura del suo caos iniziale! Questo è il limite umano.
Il senso della vita sta in un albero cresciuto in un mare di cemento.