Franco Paolucci – Religione
La resurrezione non è un mistero: basta avere capacità di leggere quanto è memorizzato nelle spirali del dna.
La resurrezione non è un mistero: basta avere capacità di leggere quanto è memorizzato nelle spirali del dna.
Ogni preghiera una speranza, ogni speranza una salvezza.
Dove c’è impegno e desiderio ci sarà presto una chiamata.
A volte non basta neppure Dio, per salvarci da noi stessi.
Il dolore non è l’ultima parola. È la penultima.
Compiango l’incapacità di essere felici in chi ha un’assenza innata della gentilezza, considerandola il prodotto più alto della finzione.
In quel tempo, Gesù disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.
Ogni preghiera una speranza, ogni speranza una salvezza.
Dove c’è impegno e desiderio ci sarà presto una chiamata.
A volte non basta neppure Dio, per salvarci da noi stessi.
Il dolore non è l’ultima parola. È la penultima.
Compiango l’incapacità di essere felici in chi ha un’assenza innata della gentilezza, considerandola il prodotto più alto della finzione.
In quel tempo, Gesù disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.
Ogni preghiera una speranza, ogni speranza una salvezza.
Dove c’è impegno e desiderio ci sarà presto una chiamata.
A volte non basta neppure Dio, per salvarci da noi stessi.
Il dolore non è l’ultima parola. È la penultima.
Compiango l’incapacità di essere felici in chi ha un’assenza innata della gentilezza, considerandola il prodotto più alto della finzione.
In quel tempo, Gesù disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.