Franco Paolucci – Stati d’Animo
Cerchiamo di rinascere a noi stessi ad ogni Natale. Sapremo così di non essere mai morti.
Cerchiamo di rinascere a noi stessi ad ogni Natale. Sapremo così di non essere mai morti.
Sopraffatto dalla grandiosità dell’universo si rifugiava nelle piccinerie quotidiane.
Sto ricucendo le mie ore dietro una finestra; il vetro sembra la soglia di una nuova identità. Viaggio. Sfumature di contorni e qualche goccia di una stanca pioggia segnano le fermate dell’ansia. Il mio respiro inizia a correre mentre sfoca ogni immagine oltre il vetro. Inizia il sogno.
E poi c’è quel treno, che se non lo prendi; “ti prende in pieno”. Ti urta, si schianta contro la tua consapevolezza e manda in frantumi ciò che prima era fortezza. Un muro erto di cose importanti e di obbiettivi precisi… che ora sembrano scialbe fermate di un capolinea che non ha altro che rabbia e desolazione. Quando perdi quel treno tutto si frantuma e ci vuole tempo per ricomporre il puzzle, ci vuole pazienza, speranza e forza, per far ritornare tutto come era un tempo, e far combaciare minuscoli frammenti di tempo nel ritaglio della vita.
La sensibilità vive nel cuore di chi cerca le cose semplici e, scoprendole, le accoglie quale ricchezza.
L’intelletto si accresce con le nozioni ma si affina con le emozioni, poiché queste ci aprono un varco tra il capire e il pensare: il sentire.
A volte non mi serve sentir parlare ma guardare e vedere per poter capire.