Franco Paolucci – Tristezza
Gli uomini non piangono più. Hanno smarrito l’anima, disciolta nelle maree della tenerezza, insensibili al dolore che accomuna ogni carne.
Gli uomini non piangono più. Hanno smarrito l’anima, disciolta nelle maree della tenerezza, insensibili al dolore che accomuna ogni carne.
Non sempre il silenzio è salutare, spesso può uccidere anche l’amore più grande.
Il sorriso dona luce al volto di chi lo possiede e agli occhi di chi l’osserva. Alcune volte, però, è solo una smorfia che cela un velo di malinconica tristezza.
Non voglio più sentire paroleparole che mi prendonoparole devastanti che mi fanno stare peggiodico bastabasta a questa messa in scenache non ha nessun sensoormai è andatafinitae di noi non è rimasto nulladella tua amiciziaposso farne a menoanche se davanti a te tremocon gli amici più veri vado avantiloro che hanno voglia di sentire le mie parolele mie parole per te sono come velenoquel veleno che mi ha fatto star maleche mi ha fatto guardare l’altra parte di tequel veleno che in parte mi è servitoe mi servirà per dimenticareanche se sarà duradura per quel che ho provato e provodevo dire basta al mio cuoreperché dentro è ancora rossoma fuori è diventato nero.Mi hai fatto innamorare di teti sei tuffato nel mio cuorecambiando il suo coloreriuscendoci alla grandesei anche riuscito a mettermi una mascherauna maschera che copriva il lato negativo di tema poi sono riuscita a guardare attraversoho visto te e lei e addosso tutto l’universoè inutile chiedere scusaè inutile ricordare noiè inutile che io sogni ancorami sono già svegliata da questo sognoche è diventato un incuboe mi ritrovo qui a scrivere di teun foglio bianco da riempirela realtà da cui fuggiree finalmente guardo fuoriora ho parole nuove.
L’ultima carezza ci manca tanto, ignari e sconsiderati di quante ne abbiamo lesinate.
Troppo spesso le nostre idee sono zavorra per la nostra mente “aerostatica”.
Cercare di ricostruire un cuore infranto è come rimettere a posto i pezzi di un vaso rotto con dello scotch, per quanto cerchi di aggiustarlo non sarà mai bello come era prima, cerchi in qualsiasi modo di ridagli un bell’aspetto finché non ti accorgi che forse è meglio gettarlo via!
Non sempre il silenzio è salutare, spesso può uccidere anche l’amore più grande.
Il sorriso dona luce al volto di chi lo possiede e agli occhi di chi l’osserva. Alcune volte, però, è solo una smorfia che cela un velo di malinconica tristezza.
Non voglio più sentire paroleparole che mi prendonoparole devastanti che mi fanno stare peggiodico bastabasta a questa messa in scenache non ha nessun sensoormai è andatafinitae di noi non è rimasto nulladella tua amiciziaposso farne a menoanche se davanti a te tremocon gli amici più veri vado avantiloro che hanno voglia di sentire le mie parolele mie parole per te sono come velenoquel veleno che mi ha fatto star maleche mi ha fatto guardare l’altra parte di tequel veleno che in parte mi è servitoe mi servirà per dimenticareanche se sarà duradura per quel che ho provato e provodevo dire basta al mio cuoreperché dentro è ancora rossoma fuori è diventato nero.Mi hai fatto innamorare di teti sei tuffato nel mio cuorecambiando il suo coloreriuscendoci alla grandesei anche riuscito a mettermi una mascherauna maschera che copriva il lato negativo di tema poi sono riuscita a guardare attraversoho visto te e lei e addosso tutto l’universoè inutile chiedere scusaè inutile ricordare noiè inutile che io sogni ancorami sono già svegliata da questo sognoche è diventato un incuboe mi ritrovo qui a scrivere di teun foglio bianco da riempirela realtà da cui fuggiree finalmente guardo fuoriora ho parole nuove.
L’ultima carezza ci manca tanto, ignari e sconsiderati di quante ne abbiamo lesinate.
Troppo spesso le nostre idee sono zavorra per la nostra mente “aerostatica”.
Cercare di ricostruire un cuore infranto è come rimettere a posto i pezzi di un vaso rotto con dello scotch, per quanto cerchi di aggiustarlo non sarà mai bello come era prima, cerchi in qualsiasi modo di ridagli un bell’aspetto finché non ti accorgi che forse è meglio gettarlo via!
Non sempre il silenzio è salutare, spesso può uccidere anche l’amore più grande.
Il sorriso dona luce al volto di chi lo possiede e agli occhi di chi l’osserva. Alcune volte, però, è solo una smorfia che cela un velo di malinconica tristezza.
Non voglio più sentire paroleparole che mi prendonoparole devastanti che mi fanno stare peggiodico bastabasta a questa messa in scenache non ha nessun sensoormai è andatafinitae di noi non è rimasto nulladella tua amiciziaposso farne a menoanche se davanti a te tremocon gli amici più veri vado avantiloro che hanno voglia di sentire le mie parolele mie parole per te sono come velenoquel veleno che mi ha fatto star maleche mi ha fatto guardare l’altra parte di tequel veleno che in parte mi è servitoe mi servirà per dimenticareanche se sarà duradura per quel che ho provato e provodevo dire basta al mio cuoreperché dentro è ancora rossoma fuori è diventato nero.Mi hai fatto innamorare di teti sei tuffato nel mio cuorecambiando il suo coloreriuscendoci alla grandesei anche riuscito a mettermi una mascherauna maschera che copriva il lato negativo di tema poi sono riuscita a guardare attraversoho visto te e lei e addosso tutto l’universoè inutile chiedere scusaè inutile ricordare noiè inutile che io sogni ancorami sono già svegliata da questo sognoche è diventato un incuboe mi ritrovo qui a scrivere di teun foglio bianco da riempirela realtà da cui fuggiree finalmente guardo fuoriora ho parole nuove.
L’ultima carezza ci manca tanto, ignari e sconsiderati di quante ne abbiamo lesinate.
Troppo spesso le nostre idee sono zavorra per la nostra mente “aerostatica”.
Cercare di ricostruire un cuore infranto è come rimettere a posto i pezzi di un vaso rotto con dello scotch, per quanto cerchi di aggiustarlo non sarà mai bello come era prima, cerchi in qualsiasi modo di ridagli un bell’aspetto finché non ti accorgi che forse è meglio gettarlo via!