Franco Paolucci – Vita
Il frutto della violenza pende dai rami morti dell’albero della vita.
Il frutto della violenza pende dai rami morti dell’albero della vita.
Pensieri e parole, momenti e sentimenti, fanno parte di noi, ci distruggono e ci insegnano, ma li vogliamo, li viviamo.Ho sempre sperato di innalzare una barriera contro questo, non serve è giusto vivere.
Quando qualcuno ti delude fa male, fa così male che smetti quasi di respirare. Ti senti così stupido ad esserti fidato di qualcuno che alla fine non ha capito niente di te. Niente, di come sei, di cosa provi, di come la pensi. E piangi, piangi forse le lacrime più amare che hai. Quelle che sanno di “Delusione”. E mentre ti domandi con chi hai parlato fino ad oggi, con chi hai condiviso i tuoi pensieri, sai che quel sorriso tornerà ancora ad illuminare il tuo volto perché hai promesso a te stesso che nessuno lo avrebbe spento mai più.
La vita segue leggi tutte sue, e l’assoluzione non sempre resta senza strascichi: le colpe si pagano, prima o poi.
Il giovane che non ha mai pianto è un selvaggio e il vecchio che non ride è un pazzo.
Ci sono momenti in cui la mancanza di una persona cara non riesci a sopportarla e faresti di tutto per riaverla accanto, anche per pochi attimi, per imprimere ancora una volta, il suo volto, la sua voce nella tua mente, per non scordare nessun particolare, per poterle dire quel che ti porti nel cuore e che forse non le hai mai detto, per poterle sussurrare dolci e tenere parole d’amore.
La misura di un uomo non si riconduce esclusivamente a ciò che è tangibile, produttivo o constatabile.