Franz Kafka – Morte
Se sono condannato, non sono solo condannato alla morte, ma a difendermi fino alla fine.
Se sono condannato, non sono solo condannato alla morte, ma a difendermi fino alla fine.
Per noi il momento di chiudere gli occhi su questa terra diventa il momento desiderato e atteso, noi nasciamo per poter entrare nella pienezza della vita del Padre e la morte è l’incontro con Lui ed è lì che abbiamo la pienezza della nostra esistenza, per sempre.
La morte ha due facce: quella che ti viene incontro sorridendo e ti prende senza dolore e quella che si benda gli occhi, colpisce il bersaglio con violenza e strappa gli steli ancora verdi dai campi in fiore.
Le lacrime solcano il tuo viso, e anche se materialmente il tuo amico non c’è più accanto a te, ti rimarrà sempre nel tuo cuore e nei tuoi pensieri, e fino a quando tu avrai ricordi e sogni, lui vivrà sempre accanto a te.
Quando ti rendi conto di essere inutile come persona e come essere non sei più in grado di pensare a te stesso… semplicemente smetti di pensare e lasci che la vita ti scivoli via.
Della vita che ho passato rimetto il conto a voi, pagate i miei sospesi, compensate le mie mancanze aiutate chi ho lasciato.
Ognuno di quelli che si ammazzano risparmia la vita ad uno di quelli che andrebbero ammazzati.