Alessandro Ammendola – Frasi su animali
“Qualcosa deve morire” disse il gatto romantico, quando si innamorò per la settima volta.
“Qualcosa deve morire” disse il gatto romantico, quando si innamorò per la settima volta.
Gli animali e i bambini mostrano senza limite quello che un adulto impara a nascondere crescendo. Loro hanno la funzione di ricordarci chi stiamo diventando o chi siamo davvero.
Il crederci superiori è tutta la nostra superiorità sugli animali.
Non si ride dell’amore che una persona può provare per un animale. Quando lo vedi crescere, ci giochi, lo rimproveri, lo trovi ad accoglierti a fine giornata è l’amore pari a quello per un figlio. Si è genitori, con le stesse gioie e gli stessi dolori. Quando è su un lettino di ospedale – immobile – perché ha bisogno di cure e ti guarda, è tuo figlio in quel momento. E non c’è niente altro che una madre possa fare che pregare con tutto il cuore che quell’angioletto non voli via.
Gli animali entrano nella tua vita in punta di piedi, fedelmente si siedono al tuo fianco, dolcemente ti conquistano il cuore, semplicemente ti riempiono la vita.
Un animale che muore per far vivere un’altro non è atrocità, è solo sopravvivenza, l’uomo dovrebbe imparare ad uccidere solo per lo stesso motivo, badando bene a non compromettere l’habitat che ci ha donato madre natura.
Quelli che abbandonano un cane non sanno che facendo questo, abbandonano se stessi da un mondo fatto di affetto, di lealtà, di compassione. Quelli che abbandonano un cane, svuotano se stessi dal proprio affetto, impoverendosi nell’anima, divenendo per se stessi solo corpi, privi dei sensi.
Non è che non mi piacciono i cani; è che finiscono con l’assomigliare ai padroni.
Si amano gli animali, più che per i loro pregi, per i difetti dell’uomo.
Per quanto sia feroce il morso la bocca di un animale non ferirà mai quanto quella di un uomo.
Spesso il mio cane avverte la mia tristezza. Mi salta addosso, mi guarda con i suoi occhi dolci, mi accarezza, scodinzola e io ne sono meravigliato. La sensibilità non è solo umana!
Tra gli uomini, non c’è nessuno che possa vantarsi di essere più intelligente dell’altro visto che, in virtù della nostra incalzante ignoranza, l’intelligenza è passata ad essere un attributo degli animali, e non più degli umani.
Alla fine mi hai lasciato… ci credevo… ci speravo… ma non ce l’hai fatta. Volevi vivere e per questo hai lottato come un piccolo leoncino, anche se eri diventato talmente minuto e fragile che avevo quasi paura di romperti con una semplice carezza. Ti ho amato tanto e non smetterò di amarti solo perché non sei più con me fisicamente. Tu sei ancora qui… sei in ogni angolo di casa… sei nelle mie orecchie che ti sentono… sei nelle mie labbra che ti chiamano… sei tra le mie braccia che ti scaldano… sei nei miei occhi che ti vedono ancora dappertutto… ma sei soprattutto nel mio cuore che ti ama infinitamente. Sei ancora qui… il tuo dolce e delicato profumo di cucciolo è ancora qui. Ciao mio piccolo cuore ricoperto di pelo.
Il destino ha la sua macabra puntualità. Per te la musica è finita, non c’è più la tua innata curiosità, e il vento che ha accarezzato e baciato il tuo bel musetto si è placato. Qui è rimasto tutto in sospeso, in una forma spazio temporale, tutto fermo al giorno del tuo trapasso. Mi manchi tanto amico mio caro, cerco di farmi forza e proseguire nella stupidità e banalità della mia vita quotidiana. Tu, mio unico confidente e custode dei miei più assurdi sogni, tante cose son rimaste da dire e desideri da non esprimere perché non piu realizzabili. Hai lottato come un uomo finché non eri stanco, finché hai potuto, perché nessuno è mai pronto quando c’è da andare via. Io ho pregato e bestemmiato per la rabbia, per tutta la tua agonia, e per le scelte che stava facendo Dio. Fai buon viaggio amico caro e riposa se puoi, il tuo ricordo è un sorriso che custodirò a vita, ma sempre con una lacrima nascosta nel profondo del mio cuore. L’unica mia speranza è quella di rivederti un giorno, sì cucciolo mio, fatti trovare, aspettami lì, sul ponte dell’arcobaleno, dove potremmo correre, abbracciarci e giocare insieme come facevamo in vita. Per sempre.
L’ipocrisia è un cancro che difficilmente verrà estirpato dal genere umano, per questo amo molto più gli animali degli umani. Si dovrebbero imparare da loro otto lettere dal valore inestimabile: rispetto.
Una tigre non perde il sonno per il parere di una pecora.
Se uccidi una farfalla c’è una parte di te che se ne va.