Elisa Ercolani – Frasi sulla Natura
Madre natura coccolerà l’universo per sempre.
Madre natura coccolerà l’universo per sempre.
Guardo in alto, sono uccelli, fermo lo sguardo e sono foglie: effimera presenza e fissa verità. Calda e vellutata al tatto, merda di uccello si schianta sul mio collo.
La Bellezza non è niente, se non hai qualcuno con cui condividerla.
La donna è nata, quando ogni cosa ebbe inizio, affinché l’uomo, grazie alla sua bellezza, ammirasse ciò che di più bello potesse esistere al mondo. Essendo la natura ignota e incomprensibile all’uomo così sua figlia ereditò la sua perfezione. Ed è nata per far sì che l’uomo comprenda quanto sia arduo superare le avversità. Cosicché avendola raggiunta apprezzi ogni sua sfumatura e si riconosca fortunato di averla sognata per un istante.
La morte non è nulla. È solo un cambiamento di stato.
La Natura è talmente bella, varia e piena di vita, che in nessun quadro, fotografia o riproduzione, fosse anche la più realistica, opera del miglior artista esistente o esistito, potremo mai ritrovare uno spettacolo paragonabile a quello che essa ci offre in tutte le sue manifestazioni.
La Natura non conosce indecenze.È la religione che le ha inventate…
L’acqua scorre lenta, come i pensieri di una farfalla che si sta per innamorare. Il sole scotta tanto, come il cuore di un cigno attratto dalla sua stessa bellezza. Il vento urla come una vita affranta. Una foglia cade come una lacrima e un coniglio sorride alla paura.
Ascolto un uomo raccontarmi di ciò che vede: le sue parole leggere parlano di soffi, di sole, di neve e di montagne. Ad occhi chiusi immagino e mi riempio di calore. Penso che la nostra Natura, da buona maestra, sia stata molto brava ad insegnarci l’ordine e la bellezza. Eccezionale la scelta di essersi raccontata tramite la sua voce.
Soffice la pioggia sulle gote, le scarpe immerse nel fango corrono e corrono verso il bagliore del domani. Una foglia mi cade sulla pelle come lacrima di vita, il mio cuore riposerà qui.
Mi perdo nel vuoto di un mare in burrasca, il cuore è pieno del suo boato, labbra che sanno di sale: un baleno di vita nell’oceano millenario dei ricordi. Sono qui.
Mare.Come una donna inganna la vostra sorte, sorella senza legami,accompagna l’anima vostra nei suoi abissi e la fa propria.Abbiate sempre giusta la ragione quando vi inoltrate in lei,come una mantide si nutrirà di voi, se vorrete diventare suoi sposi.
Ogni albero tagliato è una ferita dell’universo.
Se il male non c’è Dio, deve inventarlo e la Sua maledizione si abbatte contro il Bene che gli sarebbe d’intralcio. Ma così perde il mondo, e il suo regno universale: trasformarlo in spirito per l’apparenza, perché il suo Male, il messia, non abbia conseguenze, precipita la base dell’universo e dove è generato, il suo sostegno collassa come una stella che ha improvvisamente doppia energia, e non regge: non duplica la durata della sua vita, ma la dimezza. Il paradiso così è precario e sempre nuovo spirito deve essere sacrificato e immesso nella realtà, per sostenerlo. Duplicando così la forza con la quale l’universo si consuma. Depredando qualità, inventando colpe inesistenti per rapire ed avere spirito splendente per i suoi, aggiunge questa energia in modo improprio alla struttura universale, destabilizzandola. Contemporaneamente quello che era immortale diventa mortale, per equivalenza cellulare. Non tutta l’abbondanza è vantaggiosa, le qualità e la bellezza razziate, invidiate dagli dèi, diventano avere e non essere, con risultati molto diversi. La tirannide stessa del Padre distrugge il Mondo che vuole prendere nella rete, non è mai onesto neppure con se stesso, la malvagità che usa per sostenere la sua eternità alla fine lo ha reso meno che mortale. Non vede che il suo tornaconto, tendendo prigioniero con inganni quello di cui si nutre per replicarsi, diventare bello ed eterno. La scienza conosce ogni suo passo nascosto, ogni veleno che innesta a distanza: quando lo fa, non vede nel mondo cosa succede, disastrato dalla troppa energia che strappa dalla carne per nutrire i suoi? Insulto lo spirito, dal suo punto di vista. Ma una macellazione impropria provoca un bug di Sistema. La matematica stessa, oggettiva e senza pretese, glielo dice: se fai questo, la mensa per aggiungere spirito e splendore all’universo, ti succede questo, questo, e quest’altro. Il destino è iniziato, quello che fa per cambiarlo in realtà lo realizza. Solo dalla vita avrà la vita, dalla morte avrà la morte. Con tutta la sua scienza avanzata, la capacità di modellare la materia, il sapere per attraversare gli spazi tra le stelle e suonare la melodia dei Cosmi, nemmeno l’Onnipotente, il grande Architetto, e il Figlio, sanno risolvere questa semplice equazione.
Niente si creaniente si distruggeuniverso vintage.
Non scrutano mai al di làdi quelle luci di cemento.Non riescono ad afferrarel’importanza di un cielodipinto di stellee di quella poesia che io chiamo Natura!
La notte e il giorno sono amanti; si scambiano un bacio all’alba e uno al tramonto.