Alessandro Mariuzzo – Frasi sulla Natura
Sorniona nascosta appena tra le nuvole che ti fan da tenda, nell’immenso teatro che è il firmamento, o luna stai.Rossa d’imbarazzo vedendo l’umil gente rimaner allibita da cotanto splendore.
Sorniona nascosta appena tra le nuvole che ti fan da tenda, nell’immenso teatro che è il firmamento, o luna stai.Rossa d’imbarazzo vedendo l’umil gente rimaner allibita da cotanto splendore.
Il campo di girasoli, è come un cielo di mille soli.
Mi ero convinto, in quella notte d’estate, di aver scritto qualcosa di buono. Mi pareva d’essere arrivato ad un punto conclusivo inconfutabile, un traguardo logico di conoscenza dell’uomo, dei suoi bisogni, dei suoi desideri. Mi sembrava quasi di conoscere tali verità da sempre, come se fossero palesi e semplici e che fossero state, fino a quella notte di ginepri e zanzare, sempre là, appena celate da un velo di superficialità e distrazione, pronte e desiderose d’essere scorte dalla meticolosa e cieca ricerca del caso.E rimanevo dell’idea, mentre rileggevo il tutto, che ero stato davvero bravo e fortunato ad essere arrivato fino a quel punto del pensiero, ma più mi raccontavo questa storia più era chiaro che io non ero arrivato in nessun punto, poiché, in realtà, era il pensiero stesso quel punto. E, se nell’universo, vi sono miliardi di punti, vi debbono essere altrettanti punti conclusivi, e dunque non avevo scritto nulla di, poi, così eccezionale: avevo solo impresso su un foglio niente più che un punto, in una torrida notte di ginepri e zanzare. Ah, punto!
Il cielo è uguale per tutti, eppure, ognuno ci trova sempre qualcosa di diverso.
Tutto ciò che si trova in natura è utile all’uomo. Bisogna chiedersi invece quanto l’uomo sia utile alla natura.
Amo gli alberi. Sono come noi. Radici per terra e testa verso il cielo.
Bisogna trascorrere questo breve istante del tempo secondo natura e poi partirsene tranquilli.
Non è stato l’uomo a insegnarmi la vita più profonda. È stata la natura con la sua poesia.
Se provi a contrastare o peggio a sovvertire le leggi della natura, sarà lei, la natura a scatenare le sue devastanti forze per liberarsi di te piccolo uomo.
I fiori sono poesie scritte dalla mano sapiente di Dio, ma lette dai nostri cuori.
Lirica d’odori, tra petali e maggese brina mattutina che il brillar preziosa rese allorché, orfano di Morfeo alla prima luce sciolsi sguardo e sensi fin giù alla Sacra foce.
L’uomo si ostina ad abitare dovunque anche se la terra non lo vuole. Lo sai che vi sono uomini che abitano nelle grandi sabbie dove non cresce nemmeno un filo d’erba? E uomini che abitano nelle terre coperte di ghiaccio? Ma la terra prima o poi se ne libera come fa un cane con le pulci, una grattata e via.
E quando posso vado ad ascoltare la voce del mare.
Le stagioni sono le pagine più intense del romanzo della natura.
Adoro quando piove e uno squarcio tra le nuvole lascia il posto ad un raggio di sole. Quel raggio di sole che ti da la speranza che possa smettere da un momento all’altro. Quello squarcio di azzurro che ti fa ricordare che dietro la tempesta c’è sempre il sereno.
Vivo un eterno conflitto. Adoro l’alba ma vorrei che la notte non finisse mai.
La Rosa. Affascinante e spinosa. È colui che non bada alle spine a poterla cogliere, colui che pur pungendosi continua a fissare e a desiderare i suoi profumati petali.