Friedrich Wilhelm Nietzsche – Religione
Fra la religione e la vera scienza non esistono né parentele né amicizia, e neppure inimicizia: vivono in sfere diverse.
Fra la religione e la vera scienza non esistono né parentele né amicizia, e neppure inimicizia: vivono in sfere diverse.
Crocevia di morte, e di vita. Punto d’incontro tra la fine e l’inizio. Per molti è tutto, per tanti è il “nulla”. Chi ha un po’ di fede ha lo sguardo rivolto li. C’è chi attende in ginocchio ai piedi della croce. Chi ha fiducia lo accoglie, la croce non fa più paura, è priva dei chiodi. Chi ha speranza lo aspetta, perché Lui tornerà. È solo passato da Gerusalemme.
Cristo è tutto per noi: se vuoi curare una ferita, egli è medico; se sei riarso dalla febbre, è fontana; se sei oppresso dall’iniquità, è giustizia; se hai bisogno di aiuto, è forza; se temi la morte, è vita; se desideri il cielo, è via; se fuggi le tenebre, è luce; se cerchi cibo, è alimento.
Dio è ovunque, peccato che in ogni luogo si fermi soltanto per qualche istante.
La religione di cui Augusta abbisognava non esigeva del tempo per acquisirsi o per praticarsi. Un inchino e l’immediato ritorno alla vita! Nulla di più. Da me la religione acquistava tutt’altro aspetto. Se avessi avuto la fede vera, io a questo mondo non avrei avuto che quella.
“Vuoi accattivarti la sua simpatia? Mostrati imbarazzato davanti a lui”.
La confidenza del superiore irrita, perché non può essere ricambiata.