Friedrich Wilhelm Nietzsche – Stati d’Animo
La nostra vanità è più gravemente offesa proprio quando è stato ferito il nostro orgoglio.
La nostra vanità è più gravemente offesa proprio quando è stato ferito il nostro orgoglio.
Nel silenzio della notte, osservando la volta celeste, a volte mi chiedo quando può essere infinito un amore, e quanto siamo piccoli noi.
La cosa che facciamo sempre quando vogliamo fingerci forti, è far credere a tutti di aver dimenticato.
Vivere come in un incubo, ricordare quanta passione nel cercare la felicità, la pazienza dell’amore che tiene in mano i fili con l’allegria di una speranza che non voleva spegnersi e quando la realtà arrivò spietata a svelarmi tutto il rancore di un sogno infranto, ecco che in quel momento ho perso la mia vita, il dolore mi ha invaso e i bei momenti sono svaniti in un attimo che dura un secolo il vuoto totale intorno e sentire che nulla è rimasto.
Lo nascondi, cerchi di non sentire quello che ti vuol dire. Molte volte il non parlare è l’unica scelta che hai quando ti ritrovi ad essere un spettatore. Come puoi aprire il tuo cuore quando sai che lui ha fatto già la sua scelta? Ti ritrovi a scrivere quelle maledette lettere che lui non leggerà mai, quei fogli segnati da lacrime silenziose, parole che si susseguono una dopo l’altra, nascoste in quel cassetto della tua mente, dove andrai a rileggerle solo tu, sapendo che il tuo tacere è stata la scelta più giusta per la felicità sua. A volte il non dire, non è la strada più facile ma la più difficile da intraprendere.
Sono il bluff del mio cuore.
Le sfumature del cuore sono così infinite che “perdersi” è un attimo.