Fryderyk Chopin – Libri
La tristezza mi ha preso – perché? Neppure la musica oggi mi consola – è già notte tarda, e non ho voglia di dormire; non so cosa mi manca – e ho già più di vent’anni.
La tristezza mi ha preso – perché? Neppure la musica oggi mi consola – è già notte tarda, e non ho voglia di dormire; non so cosa mi manca – e ho già più di vent’anni.
Aveva trascorso tutti quegli anni lontana da se stessa. Un campo arido, riarso, al di là di ogni lamento o desiderio, al di là del sogno, della delusione. Il futuro non aveva importanza. E dal passato aveva appreso solo questa lezione di saggezza: l’amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un’illusione insidiosa. E ogni qualvolta quei due fiori velenosi incominciavano a sbocciare nella terra assetata di quel campo, Mariam li sradicava. Li sradicava e li gettava via, prima che potessero attecchire.
Nella sua testa ora c’erano solo la rabbia e questo sciocco vuoto da dove premeva il dolore.
Nella City: là soltanto, s’esaltano e gemono le muse. (da “Doppia vita”)
La perdita dell’esclusività non era facile da accettare.
La vita le aveva insegnato presto che le cose brutte accadono anche quando c’è luce.
La cosa più superba è la notte quando cadono gli ultimi spaventi e l’anima si getta all’avventura.