Marco Tullio Cicerone – Libri
Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima.
Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima.
I libri sono memorie che, una volta lette, prendono vita spiccando il volo fra i pensieri di chi legge.
Anche se dovesse far male da morire, è vivere che voglio.
Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L’altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l’iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo. Ed è lì che mi sono tuffato guardando Silvia in quel modo, nell’oceano profondo della sua vita, entrandoci dentro e lasciando entrare lei nella mia: gli occhi Ma non ho retto lo sguardo. Invece Silvia sì.
È bello, interessante, appagante, intrigante, misterioso, sexy, ti fa compagnia, ti fa piangere, ma anche sorridere, ti insegna, ti illumina, ti arricchisce. È un libro!
La vita è paragonabile alle pagine di un libro, per andare avanti dovrai necessariamente voltare pagina, e ciò che la rende interessante è il contenuto non la sua lunghezza.
Quando ho paura, quando sbaglio, quando la vita mi colpisce duramente, quando mi sento sola, allora mi attacco a quelle tue parole, e so che ce la farò: “Tanto poi esce il sole, Carmelita” Ed è vero, il sole esce sempre, Mamma.